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Aggiornato: 26 luglio 2025
La stampa di quel carme gli costò parecchie centinaia di lire. Il Vigo, anche per le condizioni librarie di allora, stampava a proprie spese e regalava largamente le sue pubblicazioni. Aveva una lunga lista di Accademie e di uomini illustri a cui stimava suo dovere farne omaggio. Credo che soltanto le due edizioni dei Canti popolari siciliani lo abbiano compensato delle spese.
Via, dunque, restauratori prezzolati di vecchie croste! Via, archeologhi affetti di necrofilia cronica! Via, critici, compiacenti lenoni! Via, accademie gottose, professori ubbriaconi e ignoranti! Via!
Critico d'arte è sovente un pittore reietto dalle Accademie e obliato dai Committenti, i cui quadri si vendono sulle pubbliche aste e passano dall'uno all'altro rigattiere per intercessione della cornice. Il mestiere del critico ha poi un lato umiliante. Non avvi idiota, non avvi cretino, il quale non sia in grado, dal più al meno peggio, di esercitarlo.
Ecco una lettera molto lusinghiera, che il Rossini dirigeva in quell'epoca al Mariani: «Pregiatissimo sig. Mariani, «Ho fatto far copia della di lei Sinfonia in sol minore per eseguirla nei prossimi esercizi od accademie di questo liceo. «Il suo lavoro è rimarchevole considerandolo specialmente come lavoro di un esordiente. Bello è il piano, logica la condotta e felicissimi i pensieri.
Per quanto anche oggi non vi sia in Roma ingegno poetico che, secondo l'antico costume, non si rinchiuda in questa o quella Accademia, dove gli si offre l'occasione di farsi udire a recitare i propri versi in una grande sala, pure queste Accademie sono grandemente decadute ed hanno perso la loro autorit
Interminabili le dispute filosofiche e teologiche, nelle scuole superiori di scienze umane e divine: le accademie, i seminari ecclesiastici, i conventi battagliavano in sostegno d’uno o d’un altro sistema. Le antiche ire suscitate tra i Gesuiti per la difesa di quello di Leibnizio, svolto in versi italiani dal March.
La formazione del teatro italiano ebbe dunque due massimi ostacoli; il popolo era troppo basso nella vita, i letterati troppo fuori di essa. Quindi gli eruditi preferirono Terenzio miglior letterato a Plauto maggior artista. Si cominciò a tradurre e a rappresentare, le accademie pullularono.
Si può oggi essere membri di molte accademie senz'esser noiosi; si può avere una cattedra delle più alte o delle meno popolari della scienza senz'esser pedanti. Si può misurar le antenne di un insetto o la lunghezza di un microbo, misurare gli angoli di un cristallo o il diametro del sole, senza credere che il mondo finisca nel breve giro dei nostri studii.
Verranno contro di noi, i nostri successori; verranno di lontano, da ogni parte, danzando su la cadenza alata dei loro primi canti, protendendo dita adunche di predatori, e fiutando caninamente, alle porte delle accademie, il buon odore delle nostre menti in putrefazione, gi
Il Prelato questo intendendo stette per ritirarsi inavvertito com'era venuto, ma gli parve malagevole farlo; e poi don Giacomo non gliene dette campo; però che alzata la testa lo vedesse, e gli gridasse: Ben venuto, Guido nostro... Qui si fa accademia: avvertite, di grazia, che in Roma non vanno a finire bene siffatte accademie letterarie; e Pomponio Leto informi .
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