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Partenza per Gallossio. C'è un'ora di salita in montagna; strada comunale obbligatoria e infame, che percorriamo dentro un omnibus tutto sgangherato, che con le sue scosse mi fa galleggiare lo stomaco. Il sindaco di Gallossio mi parla di focatico, di sovrimposta e mi sputa in faccia. A momenti lo strozzo. Siamo alle prime case del comune, e una salva di quaranta mortaretti spaventa i cavalli. Non è per paura, ma preferisco andare a piedi. L'arciprete ci aspetta sulla piazza, in mezzo a uno sciame di monelli cenciosi e di consiglieri comunali, che paiono assassini di strada. Distribuisco un centinaio di strette di mano con sorrisi analoghi. L'arciprete mi fa visitare la parrocchia e pretende che sia una costruzione del 1200. Finalmente si va in tavola. Mi fanno mangiare sei piatti, uno più osceno dell'altro. L'arciprete mi costringe a bere otto qualit

D'altra parte persona non sospetta di tenerezze per la causa dei lavoratori rivelò allo stesso corrispondente della Tribuna che il municipio di Giardinello era una vera e propria Marcita, termine lombardo adoperato dall'interlocutore un feudo del Sindaco. Il Fascio, presieduto dal sig. Piazza, aveva chiesto da tempo delle riduzioni di tasse: sul focatico, sulle vetture, sui dazî di consumo; il sindaco aveva promesso di provvedere almeno in parte, ma invece nei nuovi ruoli vi fu maggior rigore e minore equit

Qualche provvedimento che riesca indirettamente a tale miglioramento nei contratti agrarî non è difficile che prevalga, perchè contemporaneamente se ne avvantaggerebbero le classi dirigenti, che nell'attuale conflitto tengono, come suol dirsi, il coltello per il manico: tale sarebbe ad esempio la proposta sesta del Comitato promotore dei grandi proprietarî di Sicilia: esenzione per legge dalle tasse di focatico, sul bestiame, bestie da tiro e da soma e ricchezza mobile per quei contadini che prendano stabile dimora nelle campagne mentre mi sembra più difficile che possa passare la proposta settima colla quale si dimanda la riduzione del 50 % della imposta fondiaria sui latifondi nei quali verrebbero costruite case coloniche e adottati quei metodi di coltura razionale che sarebbero, caso per caso, stabiliti da apposite commissioni tecniche, nominate dal ministro di Agricoltura e Commercio.