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Democrito che ’l mondo a caso pone, Dïogenès, Anassagora e Tale, Empedoclès, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Dïascoride dico; e vidi Orfeo, Tulïo e Lino e Seneca morale; Euclide geomètra e Tolomeo, Ipocr

Democrito, che 'l mondo a caso pone, Diogenes, Anassagora e Tale, Empedocles, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Diascoride dico; e vidi Orfeo, Tulio e Lino e Seneca morale; Euclide geometra e Tolomeo, Ipocrate, Avicenna e Galieno, Averois, che 'l gran comento feo.

«Si narra che Democrito d’Abdera, non riuscendo a trovar parole che valessero a consolare Dario che piangeva la morte della bella sposa, gli promettesse di ricondurre alla luce la dipartita, pur ch’egli volesse procurargli tutte le cose occorrenti. Rispondendogli Dario di non risparmiar nulla di ciò che gli avrebbe reso possibile l’adempimento della promessa, egli, rimasto sospeso per piccolo tempo, soggiungeva di posseder gi

Democrito che ’l mondo a caso pone, Dïogenès, Anassagora e Tale, Empedoclès, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Dïascoride dico; e vidi Orfeo, Tulïo e Lino e Seneca morale; Euclide geomètra e Tolomeo, Ipocr

Democrito, che 'l mondo a caso pone, Diogenes, Anassagora e Tale, Empedocles, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Diascoride dico; e vidi Orfeo, Tulio e Lino e Seneca morale; Euclide geometra e Tolomeo, Ipocrate, Avicenna e Galieno, Averois, che 'l gran comento feo.

Ma, o se egli uscisse di vita con questa morte, o con quella che scrisse Democrito Trevenio, cioè che s'era appiccato ad un corniuolo, s'ha da tenere che il demonio l'inducesse ad ammazzarsi da , gli bastò d'averlo schernito ch'ei credesse l'anima sua essere passata in diversi corpi: onde disse in quel suo verso: Di gi

³⁹⁸ Iulian., 315, 4 sg. Giuliano, per cercar delle ragioni di conforto per lui e per Sallustio, si rivolge agli esempi degli antichi, e ricorda Scipione, Catone, Pitagora, Platone, Democrito, che tutti sopportarono con rassegnazione l’assenza degli amici. Poi, con un movimento che è proprio tutto retorico, pone in bocca a Pericle, il quale, partendo per la spedizione di Samo, dovette rinunciare alla compagnia di Anassagora, sebbene, anche lontano, continuasse a governarsi coi suoi consigli, un artifizioso discorso, di cui egli vuole applicare al caso proprio i lunghi ragionamenti. Chiuso lo scolastico discorso, così continua: «Con tali alti pensieri, Pericle, uomo magnanimo, liberamente cresciuto in libera citt