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Aggiornato: 18 giugno 2025


Zerbino, che tenea questa donzella con la sua vita pare a una bilancia, si getta a' piè del conte, e quello adora come a chi gli ha due vite date a un'ora. 70 Molti ringraziamenti e molte offerte erano per seguir tra i cavallieri, se non udian sonar le vie coperte dagli arbori di frondi oscuri e neri.

72 Cortese come bella, Doralice, ben sicura come il fatto segua, fa volentier quel ch'Issabella dice, e dispone il suo amante a pace e a triegua. Così a' prieghi de l'altra l'ira ultrice di cor fugge a Zerbino e si dilegua: ed egli, ove a lei par, piglia la strada, senza finir l'impresa de la spada.

118 Zerbino indarno per la selva corse dietro a quel suo che gli avea fatto oltraggio; ma a tempo colui seppe via torse, seppe nel fuggir prender vantaggio, il bosco e una nebbia lo soccorse, ch'avea offuscato il matutino raggio, che di man di Zerbin si levò netto, fin che l'ira e il furor gli uscì del petto.

31 Ma perché se mi serban, come io sono, vergine, speran vendermi più molto. Finito è il mese ottavo e viene il nono, che fu il mio vivo corpo qui sepolto. Del mio Zerbino ogni speme abbandono; che gi

142 Dove l'avea veduta domandolle Zerbino, e quando, ma nulla n'invola; che la vecchia ostinata più non volle a quel c'ha detto aggiungere parola. Prima Zerbin le fece un parlar molle, poi minacciolle di tagliar la gola: ma tutto è invan ciò che minaccia e prega; che non può far parlar la brutta strega.

139 Come il mastin che con furor s'aventa adosso al ladro, ad achetarsi è presto, che quello o pane o cacio gli appresenta, o che fa incanto appropriato a questo; così tosto Zerbino umil diventa, e vien bramoso di sapere il resto, che la vecchia gli accenna che di quella, che morta piange, gli sa dir novella.

137 La vecchia, dando alle parole udienza, che con sdegno e con duol Zerbino versa, s'avede ben ch'egli ha falsa credenza che sia Issabella in mar rotta e sommersa: e ben ch'ella del certo abbia scienza, per non lo rallegrar, pur la perversa quel che far lieto lo potria, gli tace, e sol gli dice quel che gli dispiace.

135 Se 'l vi ricorda quel ch'avete udito, costei da la spelonca ne veniva, dove Issabella, che d'amor ferito Zerbino avea, fu molti captiva. Più volte ella le avea gi

48 Di voce in voce e d'una in altra orecchia il grido e 'l bando per la terra scorse, fin che l'udì la scelerata vecchia che di rabbia avanzò le tigri e l'orse; e quindi alla ruina s'apparecchia di Zerbino, o per l'odio che gli ha forse, o per vantarsi pur, che sola priva d'umanitade in uman corpo viva;

60 Zerbino a lui gridava: Non la torre, o pensa non l'aver senza questione. Se togliesti così l'arme d'Ettorre, tu l'hai di furto, più che di ragione. Senz'altro dir l'un sopra l'altro corre, d'animo e di virtù gran paragone. Di cento colpi gi

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