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Aggiornato: 19 giugno 2025


Non vogliate risparmiarmi; pensate, che accorrendo con le armi nulla opero per voi, poco per Manfredi, molto per me, che sopra i piaceri del buon cittadino altissimo io pongo quello di menare le mani in pro del mio paese.... Me lo promettete, Rogiero?» «Ve lo prometto.» «Anche uno abbraccio, e addio

«Non andate così presto, ammiraglio, che quel letto vi potrebb'essere di spine, e vogliate sentir prima la buona novellaIl Candiamo che gi

Torino 4 gennaio 1860. G. Garibaldi Il Conte Benso di Cavour veniva incaricato di formare il nuovo Ministero. Il 17 gennaio 1860 il colonnello Turr riceveva dal generale Garibaldi la lettera seguente: Fino 17 del 1860. Mio caro colonnello Turr «Vogliate avere la compiacenza di chiedere a S. M. se è deciso di cedere Nizza alla Francia.

Mi perderei io stesso, manifestandogli il minimo interesse, e conservando con lui, o con i suoi, delle relazioni di amicizia. Voi mi date altresì congedo, osservò Bambina con calma. Vogliate scusarmi, signor barone. Ma no, ma no..... voi esagerate, Bambina. Io vi ho spiegata la situazione. Per voi, io sarò sempre felice....

Poi le presentai la medaglia dicendole: Questo è l'oggetto più prezioso che posseggo, è l'unico ricordo che mi rimane della mia povera madre; vogliate accettarlo come un pegno della mia viva riconoscenza.

Per lo che, dirigendosi generosamente a sua moglie, le ordina: Madonna, vogliate avere la cortesia di dare udienza ai messi di vostro fratello, che certo di qualche cosa manda a noi a raccomandarsi. Sigelgaita allora si rivolge ai legati e sclama: Favellate, messeri, chè la volont

Vogliate perciò usargli cortesia di non negargli così tenue grazia, in mercè del castello che consente di aprirvi senza colpo ferire. Il suo piacere sar

Il viglietto diceva: «Ho paura. Temo che mi vogliate far servire a un capriccio, per poi gettarmi via come un limone spremuto. Sarebbe una vilt

Ella allora, bruscamente, come se una forza novella l'avesse ad un tratto soccorsa, si svincolò da lui e sorgendo in piedi, col capo eretto energicamente, lo fissò negli occhi. Basta, signor conte. Quanto vi ho detto è vero. La vostra insistenza non è generosa bella.... Lasciatemi partire. Non vogliate prolungarmi ancora questa tortura....

Valenzia mandò un guizzo per tutta la persona a queste parole. «Del resto.... nel momento ch'io vi credeva morta da quattr'anni, vi rivedo ancor viva, e per aggiunta sposa d'altrui, vogliate dunque compiacervi a raccontarmi in breve tutta la storia dell'orribile inganno

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