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Ben è vero che i greci i latini le trattavano col vilipendio con cui le trattano i sultani. Ma ne' costumi di Grecia e di Roma non appare la menoma orma di alcun omaggio particolare, tributato dall'uomo alla donna siccome obbligo della condizione virile; non la menoma idea esagerata e fantastica della innata eccellenza del sesso femminino.

Egli la premeva a : ebbe la forza di darle un ultimo bacio, e con esso le lanciò una parola di amaro vilipendio. Essa lo guardò sorridente, come se quella bruttura non l'avesse offesa: al contrario, fosse per lei un acuimento di gaudio, uno stimolo nuovo.

Di qui scisma provvidenziale, onde vie più il Papato cascasse nel vilipendio delle genti: con Urbano rimasero Inghilterra, Lamagna, Ungheria, Polonia, Boemia, e Portogallo; andarono con Clemente Francia, Sicilia, Spagna, Svezia, e Savoia. Ora vedremo cosa nuova, due Papi donare a due un regno, e nei petti umani infiammare tanto odio, che peggio non avrieno saputo fare venti demoni.

Di politica nessuno fiatava. Le contrade erano illuminate da lampade ad olio, e i riverberi delle fiamme acciecavano affatto il passeggiero. I Milanesi menavano gran vanto della loro pulitezza e i marciapiedi, frattanto, erano attraversati da rigagnoli che non sentivano di muschio. La cattedrale, ammirata dagli stranieri, serviva da pisciatoio ai più civilizzati, i quali, per maggior vilipendio dell'edificio, erano in buon numero. La citt

Aveva il popolo furiosamente invasa la casa del Ministro ed i piú facinorosi e feroci suoi nemici tanto fecero che lo ritrovarono nascosto e con obbrobrioso vilipendio strascinaronlo per la strada percuotendolo ed ingiuriandolo. Nessuna forza pubblica si oppose a quei forsennati, che pochi soldati a cavallo avrebbero fugati e dispersi. In questo tumultuoso movimento, non so bene in qual modo accadesse, il Ministro fu ricoverato nella bottega o casa di un pizzicagnolo, situata sull'angolo della contrada detta alle Case Rotte, di contro al Gran Teatro e poco discosta dalla casa del Ministro. Ivi si portò il generale conte Pino, il quale, stanco, ansante e malamente sostenendosi della persona avrebbe voluto poter salvarlo, esortando alla calma il popolo; ma quel suo qualunque tentativo fu del tutto inutile. Il popolo frattanto minacciava d'incendiare la casa e tale fu l'impeto e la decisione delle minacce che l'infelice Prina fu abbandonato al popolare furore, dal quale ebbe a soffrire insulti crudeli e percosse di ogni genere. Chiedeva egli piet