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Una sera io me ne stava seduto accanto al caminetto, avvolto nella mia veste da camera, contemplando alcuni tizzoni che crepitavano scherzando colle loro lingue turchine. La neve scendeva a larghi fiocchi; il ghiaccio avea disegnato a bizzarre fioriture le vetrate del mio balcone.

La porta della capanna si aprì e lo scièk e il suo compagno comparvero con dei tizzoni accesi. Alto l

Io mi sedetti al focolare, scaldandomi le mani, parlando di cose indifferenti, e guardando l'Agata con affettuosa attenzione, mentre essa in piedi raccoglieva i tizzoni colla molle, e disegnava dei geroglifici sulla cenere.

Giunto sulla piazzetta di Santa Maria della Scala, il brulicame della gente era anche qui ben fitto, e veniva tanto quanto rischiarato da certi staggi o tizzoni ardenti ed agitati all'aria da molti di coloro. Su quella piazzetta per altro non v'era ciò che propriamente si direbbe tumulto ribellionario, v'era soltanto un'ilarit

La vena, gettatavi durante il giorno, s'era liquefatta al calore degli abeti arsi e il fondo appariva coperto da una cenere grigia, mescolata a sassi nodosi, donde saliva un fumo denso e soffocante. L'operaio versò qualche secchio d'acqua nella buca paurosa e si udì uno stridore di tizzoni bagnati.

Li trovai tutti seduti intorno al fuoco, e si restrinsero per farmi posto. Così mi piace il focolare, io dissi, circondato da parenti ed amici, non deserto come il mio. Il ceppo e i tizzoni ardevano crepitando, mentre girava nello spiedo il più grasso tacchino delle stie. La pace spirava da tutti quei volti, e la serenit

Fu assalito da una specie di stordimento mentre, curvato al fuoco, discorreva con la sua vecchierella, agitando i tizzoni che si volevano spegnere e sospirando tratto tratto come chi presente una sventura. Fermo era partito alla volta di Corteno, dove faceva il pecoraio, per isposarvi la sua Annita.

Vedo il mio stabilizzatore, dietro di me lontanissimo, e il mio timone, che s'insanguinano alla conflagrazione riverberata delle tue viscere, La mia tela vibra monotona come un tamburo sotto la danza aerea dei rosei tizzoni... Bucato infernale in cui tutto si decompone!

Si mosse, col corpo indolenzito, come se uscisse dalle verghe. Si trascinò verso casa, rientrò nel salotto dove morivano gli ultimi tizzoni della fiammata nella cenere. Il sole entrava per le finestre ancora sgocciolanti di piova: ma l'aria pareva fatta scura, i mobili rimpiccioliti.