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Siffatto paragone è semplice veritá, e non è ragion di tacerla perché sia a lode de' principi miei. Anche la paura di esser tacciato d'adulazione è viltá, se fa tacer la veritá. Or torniamo alle nefanditá. Nel 1413 Ladislao fu vittorioso, prese Roma, minacciò Toscana, Bologna. Ma ei morí l'anno appresso 1414.

Tre U!! Io lo abborriva per questo. Un giorno scrissi sulla lavagna: Morte all'U! Egli attribuì a medesimo quella minaccia. Fui ricacciato. Ottenni ancora di tornarvi una terza volta. Presentai allora, come lavoro di esame, un progetto relativo all'abolizione di questa vocale, alla sua espulsione dalle lettere dell'alfabeto. Non fui compreso. Fui tacciato di follia.

Io non merito da voi esser tacciato di vizio di leggierezza, nascendo il mio amore da un risoluto e invecchiato affetto dell'anima mia: ch'avendo fatto l'ultimo mio forzo di resistere al suo amore, dopo lunghissimo combattimento le sue bellezze son restate vincitrici d'ogni mia voglia.

Fui da alcuni ecclesiastici tacciato di troppo ardire e d'imprudenza nel dipingere nella Marfisa parecchi della loro classe in un'attitudine indecorosa al loro carattere. Se questi alcuni tali avessero mantenuta la dovuta decenza, inseparabile dal loro carattere, non comparirebbero nel mio quadro di veritá in uno scorcio indecente, esoso e ridicolo.

Si presentava allora propizia l'occasione per addestrare le truppe venete in qualche simulacro di campo o di manovra, ed il tenente generale Salimbeni il tacciato di giacobinismo nei bossoli del Maggior Consiglio e del Senato la colse ben volentieri a Verona, l

Il Corvino volgendosi allora, e udendo l'invito: So che in Italia, disse, il Bandello attende a scriver novelle curiosissime e interessanti, però, se vuol far fortuna, dovrebbe prendere ad argomento la vita mia, quando per altro non tema di esser tacciato d'inverosimiglianza. Del resto i fatti son fatti; nato ricco, divenuto povero, virtuoso per istinto, ribaldo per convenienza, un tempo notaio dei vendarrosti e dei pubblicani quantunque fosse in una capitale; passato poi, per un gran calcio della fortuna in diplomazia, veduti e raggirati dei cappelli cardinalizi in gran numero, e corone quando non bastarono i cappelli, e trovatomi a quattrocchi col papa. Adesso finalmente viene sua eccellenza il duca Francesco Sforza, il duca della mia citt