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Aggiornato: 19 novembre 2025
Il giorno 20, mi vestii di costume, come si soleva, e postomi in carrozza andai al Senato.
Il Senato non trascurava mai di fare, con la intesa del Capitolo e dell’Arcivescovo, la nomina del quaresimalista, nomina ordinariamente anticipata di otto anni sulla data della recita del quaresimale.
Instituita per decreto del senato 15 febbraio 1507 la magistratura dei Cinque savi alla mercanzia, ed assoggettati ad essa i consolati e gli affari del traffico, «per dare migliore regola e svolgimento al commercio» fu da quella proposto al senato di trasferire in Aleppo il consolato generale veneto nell'Asia , dacchè in quella ricca e commerciale citt
¹¹⁹ Atti del Senato, a. 1794-95, p. 110; a. 1796-97, p. 78; a. 1797-98, p. 187. Difatti, era troppo che signori di quel grado, i quali quando coi loro equipaggi uscivano sulla via Alloro facevano maraviglia a chicchessia, dovessero cercar la pompa del supremo Magistrato della citt
²³⁸ Atti del Senato a. 1798-99, p. 245.
Vedi nell’Archivio Comunale di Palermo gli Atti del Senato medesimo, a. 1789-90, p. 79; 1797-98, pp. 46 e 53; Provviste del Senato, a. 1796-97, p. 380. ²⁸ Ma ahimè! il tremuoto del 1823 ne rovinò una parte, ed il Governo di Napoli, per alte influenze palermitane, permise la demolizione di tutto l’edificio!
⁴⁹ Provviste del Senato, a. 1799-80; a. 1786, p. 135. Col S.a Cecilia, ma a certa rispettosa distanza, andava il S.a Caterina, o S.a Lucia; così chiamato per la vicinanza del Monastero di S.a Caterina e perchè apparteneva ai Marchesi di S.a Lucia Valguarnera, che vi aveano addossata la loro casa e da privato e domestico l’avean reso pubblico⁵⁰.
Di quest'uomo testè Giovanni Bovio ha detto: «non ha partito e la Camera gli va incontro; si professa democratico e il Senato gli si piega ossequioso; non sollecitò il potere e gli scese incondizionato dall'alto; auspicò il monumento a Bruno e il Vaticano gli volge l'occhio salutevole. Il paese e la stampa che fanno? L'uno sotto la sua mano si addormenta; l'altra, in gran parte, lo seconda.»
Alcuni giorni dopo il senato fu convocato solennemente per l'elezione del doge, e l'ammiraglio Candiano fu quegli appunto che ebbe la maggiorit
Dopo pochi giorni comparve l'amnistia con la quale un governo provvisorio eletto dal Municipio di Firenze perdonava ad un governo provvisorio votato dal Parlamento, confermato dal Senato, acclamato dal popolo quei medesimi atti ch'egli stesso operava; e parve all'universale una cosa matta. Questa amnistia bandivasi in grazia della concordia, e pure taluno opinava non doversi mettere in pratica se non a guerra finita! E tale altro trepidava, che l'accettassero gli esuli! Un vecchio amico del Guerrazzi, commosso del soprassello d'ingiuria che si recava al nostro compatriotta, ne scrisse al sig. Boncompagni suo conoscente, perchè trovasse modo onesto di ripararvi, e n'ebbe questa risposta in data 6 maggio 1859. «Il decreto del governo provvisorio apre le porte della Toscana a tutti gli esuli: ma se il Guerrazzi vorr
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