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Aggiornato: 25 maggio 2025
Il suggello reale abissinese porta infatti un leone al centro, e l'iscrizione mo ansaba am nizilet Salomon am negardé Judé che dice il leone della razza di Salomone e della tribù di Giuda ha trionfato.
E da' mercanti un avvantaggio aveano ne' libri, e si credea di poter farlo: che ciò che valea trenta mettean cento; e nondimeno ognuno era contento. Re Salomon, quantunque d'anni grave, voleva anch'esso corteggiar le donne. Nel luogo delle gote avea due cave ed era di struttura un ipsilonne.
Io so, lettor, che te ne stupirai s'era stimato dotto, e non so come, si può dir che scrivea male il suo nome. Aveva una sí gran ritenitiva che, quando un sapiente ragionava, nella memoria tutto ciò che udiva, come uccellino al vischio, gli restava; donde se il caso in acconcio veniva, tutto quel che avea in capo vomitava, co' termini e le frasi che sapea, sicché un novello Salomon parea.
Dopo re Salomon si manifesta, che pareva uno stinco di gigante, con una dama giovinetta e mesta, la qual dovea tenerlo per giostrante, perché lo sposo non vuol per niente, fuor che il re Salomone, altro servente. Ughetto di Dordona era il consorte, del costume novel non ben suaso; ma perch'egli era pure un uom di corte, il vecchio e il nuovo temperava al caso.
S'usa il servente; e bene, abbi la Morte, disse alla moglie un dí, torcendo il naso: e certo ad ogni passo Salomone sputa catarro ed anima e polmone. Un «oh!» s'udí nella sala all'arrivo di Salomon, che il palagio rimbomba, perocché a far le scale semivivo era rimasto, e sfiata con la tromba. La dama vergognosa il viso schivo teneva e basso. Povera colomba! dicean le genti burlone.
Su questo tema Salomon Fiorentino, valente poeta nostro correligionario, dettava un magnifico sonetto col quale, ricordando il fatto di Davide che piange amaramente il tristo figlio che tento di rapirgli e regno e vita, termina colla seguente terzina che ci piace di rapportare: «Oh del figlio inuman se un padre ha cura La legge parli minacciosa al figlio Che dolce al genitor parlò natura».
Parola Del Giorno
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