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Aggiornato: 23 luglio 2025
Torino, 15 luglio 1861 e 9 marzo 1862. Io pronunzierò dunque per gli altri, ma ben sommessa, la parola repubblicano, che è stata rimproverata a me, che l'ho detta a voce alta per mio proprio conto.
Nella pagina gloriosa che Roma scrisse in quel breve periodo, l'individuo dovrebbe sfumare. Pur sono anch'io repubblicano e la mia vita, comunque poca cosa, è parte della tradizione repubblicana. Nè vedo perchè, presso all'escirne, io debba lasciarla, per molti errori che gli avversi a noi v'accumularono intorno, fraintesa.
Il Duce dei Mille aveva cantato con un tono troppo alto Italia e Vittorio Emanuele; l'equivoco non poteva più essere mantenuto, era un caso di coscienza bello e buono: e Ghegola, che avrebbe sdilinquito per Casa Savoia se si fosse trattato di porre a rischio la pelle per la repubblica, questa volta si mostrò un repubblicano intransigente per non esporre la pancia in servizio della monarchia.
Mentre la vanguardia dell'esercito repubblicano trovavasi impegnata, il corpo di battaglia e la retroguardia dello stesso, che erano stati ritardati per aspettare i viveri, s'avanzavano, ma non giungevano che molto dopo la ritirata del nemico.
Era intanto sceso giù da noi il macchinista, un bel tipo di Francese meridionale: un repubblicano a prova di bomba, che faceva parte del Comitato di Marsiglia e che anzi s'incaricava di condurre più gente che gli fosse possibile in quest'ultima citt
Il principio repubblicano ha certamente fatto dei progressi in questi ultimi tempi, e non si deve disperare di vederlo finalmente prevalere. Ma ciò che succede nelle piccole societ
«L'Europa è in oggi un campo d'audacia pel partito repubblicano; un campo d'astuzia pel partito monarchico dove la forza delle cose ha strappato le concessioni; un campo di ferocia dove il dispotismo regna sicuro. «L'Austria e la Russia rappresentano quest'ultimo. La Francia e la Spagna l'altro.
E da tutto quel lavoro sorgeva spontanea una parola: Repubblica. La stampa clandestina milanese saettava continuamente i tentativi dei monarchici lombardi ricoverati in Piemonte. Il Comitato Siciliano scriveva in fronte ai suoi Atti la formula: Dio e il Popolo. Repubblicano si chiariva il Comitato dei Siciliani in Parigi. Repubblicana era la stampa segreta toscana. Di Roma non occorre ch'io dica.
Parla poco e bene: ha molta penetrazione: sempre piú mi persuado che si è gittato nel partito repubblicano per battersi e perché i suoi servigi erano stati rifiutati. Né lo credo ora repubblicano di principio. Fu grande errore il non servirsene. Occorrendo una nuova guerra, è uomo da impiegare» . La nuova guerra venne, e l'errore del '48, per fortuna d'Italia, non fu ripetuto!
Viva la repubblica! Il sentimento repubblicano poteva solo ispirare tanto valore agli Italiani. Sono parole contenute nella relazione scritta a nove ore di sera del combattimento del 3 giugno da Luciano Manara.
Parola Del Giorno
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