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Aggiornato: 20 giugno 2025
In questa giugneva in Milano il maresciallo conte di Bellegarde; il quale promulgò il 25 di maggio l'editto imperiale che lo costituiva commissario plenipotenziario per le province del regno d'Italia, «ora distrutto, e gi
Prima, ché, se detto bassare di peso causasse un tanto beneficio di fare abbondare il Regno d'argento, poco si dovria curare dello disordine delli Stati altrui.
E il simile si dice dell'altra parte della causa, cioè dell'industrie che fanno forastieri in Regno: ché, volendo levar questa causa, oltre del danno de' privati, saria privare il Regno del commercio; e, per la robba che viene da fuora per il bisogno del Regno, pare impossibile semplicemente, ché, non pagandosi, non si avranno.
Ed Ebe amò. Fatto più forte e puro Gioì l'Eroe, che ben conobbe il segno; Lampeggiò tutto al suo sguardo il futuro; Splender mirò de la Ragione il regno; Vacillò de l'Error l'idolo impuro; Svelto il Nume dal sonno arse di sdegno, E, vôlto il ciglio a quella parte e a questa, Empio ognun trova, e a fulminar si appresta.
Ebbersi a respinger poi una invasione di unni-ávari da Baviera e dal Friuli; ed un approdo di Adelchi e di greci alle coste di Napoli e Calabria; e si allargò il regno fino all'Istria.
Che tutti questi partiti, discordi nei principii, ma concordi nel fine, si valsero delle poco floride condizioni economiche del Regno per esagerare con fosche tinte le sofferenze del popolo, inviperendo l'odio fra le varie classi sociali.
Dato nella luna di.... dell'anno del nostro Profeta 1020. . Filza Atti turcheschi. Il regno è di Dio.
Posto Agramante avea fin al ritorno il re di Fersa e 'l re degli Algazeri, col re Branzardo a guardia del paese: e questi si fer contra al duca inglese; 36 prima avendo spacciato un suttil legno, ch'a vele e a remi andò battendo l'ali, ad Agramante aviso, come il regno patia dal re de' Nubi oltraggi e mali.
Lo rege per cui questo regno pausa in tanto amore e in tanto diletto, che nulla volonta` e` di piu` ausa, le menti tutte nel suo lieto aspetto creando, a suo piacer di grazia dota diversamente; e qui basti l'effetto. E cio` espresso e chiaro vi si nota ne la Scrittura santa in quei gemelli che ne la madre ebber l'ira commota.
Appare chiaramente dall'esame delle loro attribuzioni, che ambedue i Collegi elettorali di tutto il Regno, uniti nelle forme e nei luoghi costituzionali, non hanno alcun diritto di abolire altri corpi dello Stato voluti dalla stessa costituzione, per la quale essi esistono, e tanto meno poi il Senato, il quale per l'art. XV del sesto statuto costituzionale giudica sull'incostituzionalit
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