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Aggiornato: 16 maggio 2025


Gabriele con Falco e Messer Tanaglia andavano di buon passo sulla strada che costeggiando il lago correva dritta verso il Porto del Castello, presso il quale era l'entrata comune alla fortezza. S'incontravano per quella via gran numero di persone, ed erano soldati, barcaiuoli, contadini e contadine con canestri e provvigioni di pollami, di granaglie, di frutti che recavansi al Castello, o da questo ne venivano per varie bisogna al borgo di Musso. Vedevansi pure gli abitanti d'altri paesi guidando bestie con alte some venire a mercanteggiare in quella Terra, ch'era allora la Capitale della costiera; miravansi altresì ricchi signori che vi si conducevano a diporto montati sovra cavalli doviziosamente bardati, su varii de' quali sedevano in groppa donne o fanciulle strette in abiti eleganti alla foggia dei tempi: fra mezzo a questi camminava alcun viandante e pellegrino costretto a battere quella strada onde evitare le vessazioni del viaggio per barca: e siccome l'opposta sponda e tutte le alture dei monti erano occupate da vedette e da guardie, e difese dalle artiglierie, non rimaneva alcun libero passaggio per chiunque avesse d'uopo oltrepassar Musso, movendo verso l'Alpi che procedendo alla volta di Como, fuorchè quella strada medesima praticata sulla riva. Passava questa a piedi del Castello sotto un lungo arco di massicce mura che formava una gran porta detta la Porta di Musso, la quale appoggiava il suo fianco sinistro (guardandola dalla banda di Musso) all'ultimo baluardo del Castello, ed il destro alla muraglia del porto, per cui la strada correva per lungo spazio tanto al di qua che al di l

Ma i bauli sono caricati, e il Duca s'è sbarazzato del signor Damelli. Milla! chiama con impazienza. Essa dimentica Drollino, dimentica Mia, li lascia sui due piedi senza salutare, e si avvicina a sua marito, che le offre il braccio, per aiutarla a entrare in carrozza. Avanti, ordina il Duca; e sulla strada polverosa, stretta, fiancheggiata dai vasti campi del grano ancor verde, i quattro cavalli trottano rapidi e pomposi. Drollino è rimasto dietro la carrozza, aspettando che una maggior larghezza della via gli permetta di oltrepassar l'attacco. Il landeau è aperto; ed egli vede il cappellone di piume nero e l'elegante berretto scozzese da viaggio farsi vicini uno all'altro, chinandosi, come se volessero intavolare loro la conversazione..., vede delle larghe spalle irrequiete e delle spalluccie fine che tremano un poco.... vedo dei profili in moto, delle labbra che parlano e sorridono. Ma, ad un tratto, il cappellone nero, come se avvertise un pericolo, si tira in l

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