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Aggiornato: 24 luglio 2025


S'intende; andate dunque, ed abbiate pazienza; rispose il padre Atanasio. Tra una mezz'ora abbiamo finito. E con queste parole il padre Atanasio si accomiatò, richiudendo l'uscio sul naso al padre Prospero; padre di nome, ma novizio di fatto, ad onta delle sue cinquantotto primavere. Non è in capitolo; mormorò il padre Prospero, allontanandosi. Dove diavolo sar

Quando l'ira obtemperará alla ragione, poenitebit te del commesso facinore, ché non conviene ad un padre tanta truculenzia, ché per ogni fallo sufficit che al figlio se gl'imponga picciola pena. Ché se voi non condonate al vostro figlio, a chi condonarete voi? E dovete tanto piú volentier farlo quanto che, irretito da questo suo novizio amore, è cespitato e pentito del temerario incepto. E se....

Tutto l'equipaggio cristiano del trabaccolo era stato chiuso nella stiva incatenato, e solo il novizio di bordo di diciotto anni era stato lasciato sulla tolda per coadjuvare l'equipaggio turco nelle manovre e porgere allo stesso quanto richiedeva.

Andate voi, fratello, che siete più vicino all'uscio; gli disse il priore; ditegli che è novizio e che abbia pazienza, se lo lasciamo fuori.

Nulla che non appartenesse loro tranne il portamento! Nulla che non fosse vero tranne il sorriso! Il Turco, gli è vero, si provò, una volta o due alla barzelletta. Ma incontrò, in uno sguardo di Fernandina e nell'intenzione di un sorriso del marchese delle Antilles, un cotal correttivo, che lo si sarebbe detto di poi un novizio dei gesuiti.

Come era stato fatto quel buco? Si trattava dell'opera vana di un topo, il quale avesse sperato di entrare da un palco morto ad una dispensa? O dell'opera utile d'un altro novizio, a cui premesse di sapere gli arcani del capitolo di San Bruno? Il serafino biondo non istette a meditarci su; ma salutò con animo grato quella tonda apertura, e v'applicò l'occhio da prima, indi l'orecchio.

C'entra.... c'entra, balbettò il priore, che oramai doveva dir tutto, perchè il padre Prospero è un vecchio tutore di Castelnuovo. Un nobile ufficio quello di tutore! disse il padre Tranquillo. E forse il nostro novizio ha dilapidate le sostanze del pupillo? Magari lo avesse fatto, che non ci avremmo a veder nulla noi altri! scappò detto al priore.

Che peccato esser novizio! esclamò. Mi sarebbe tanto piaciuto di entrare in capitolo! Non ci sarebbe mancato altro; pensò padre Agapito. E dite; ripigliò il serafino, col suo solito candore; non per desiderio di sapere i vostri segreti, ma per amore dell'ordine, siete venuti ad una risoluzione? e no; rispose il padre Agapito, che era sulle spine. Si è discusso intorno al giornale.

Viva noi, buoni amici! gridò Bernardone entrando nella tana affumicata. Viva! risposero in coro tutti. E l'un d'essi, levando il pugno: Finalmente! si credeva che il vino t'avesse inchiodato a quest'ora sopra o sotto le panche dell'osteria! Eh! malann'aggia, non son novizio come tu, Barello. E poi, non abbiam per noi tutta la notte?

Eh, potrebbe darsi appunto che parlasse al biondo novizio di quella tal rivelazione che gli è stata fatta quest'oggi. Il fratello Marcellino ha ragione; entrò a dire il padre Agapito, che era stato silenzioso fino allora. Scommetto che il priore ne fa una delle sue. Che cosa? gridarono ad una voce il padre Restituto, il padre Costanzo e il padre Ilarione.

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