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Aggiornato: 12 giugno 2025
da l’altra parte onde sono intercisi di vòti i semicirculi, si stanno quei ch’a Cristo venuto ebber li visi. E come quinci il glorïoso scanno de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno, così di contra quel del gran Giovanni, che sempre santo ’l diserto e ’l martiro sofferse, e poi l’inferno da due anni;
Ben puoi tu dire: <<I' ho fermo 'l disiro si` a colui che volle viver solo e che per salti fu tratto al martiro, ch'io non conosco il pescator ne' Polo>>. Paradiso: Canto XIX Parea dinanzi a me con l'ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l'anime conserte; parea ciascuna rubinetto in cui raggio di sole ardesse si` acceso, che ne' miei occhi rifrangesse lui.
Lo corpo ond’ ella fu cacciata giace giuso in Cieldauro; ed essa da martiro e da essilio venne a questa pace. Vedi oltre fiammeggiar l’ardente spiro d’Isidoro, di Beda e di Riccardo, che a considerar fu più che viro.
Mostrava come in rotta si fuggiro li Assiri, poi che fu morto Oloferne, e anche le reliquie del martiro. Vedeva Troia in cenere e in caverne; o Ilion, come te basso e vile mostrava il segno che li` si discerne! Qual di pennel fu maestro o di stile che ritraesse l'ombre e tratti ch'ivi mirar farieno uno ingegno sottile?
da l’altra parte onde sono intercisi di vòti i semicirculi, si stanno quei ch’a Cristo venuto ebber li visi. E come quinci il glorïoso scanno de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno, così di contra quel del gran Giovanni, che sempre santo ’l diserto e ’l martiro sofferse, e poi l’inferno da due anni;
Ben puoi tu dire: <<I' ho fermo 'l disiro si` a colui che volle viver solo e che per salti fu tratto al martiro, ch'io non conosco il pescator ne' Polo>>. Paradiso: Canto XIX Parea dinanzi a me con l'ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l'anime conserte; parea ciascuna rubinetto in cui raggio di sole ardesse si` acceso, che ne' miei occhi rifrangesse lui.
Ivi con segni e con parole ornate Isifile inganno`, la giovinetta che prima avea tutte l'altre ingannate. Lasciolla quivi, gravida, soletta; tal colpa a tal martiro lui condanna; e anche di Medea si fa vendetta. Con lui sen va chi da tal parte inganna: e questo basti de la prima valle sapere e di color che 'n se' assanna>>.
Veggendoci calar, ciascun ristette, e de la schiera tre si dipartiro con archi e asticciuole prima elette; e l'un grido` da lungi: <<A qual martiro venite voi che scendete la costa? Ditel costinci; se non, l'arco tiro>>. Lo mio maestro disse: <<La risposta farem noi a Chiron costa` di presso: mal fu la voglia tua sempre si` tosta>>.
<<Ne' morte 'l giunse ancor, ne' colpa 'l mena>>, rispuose 'l mio maestro <<a tormentarlo; ma per dar lui esperienza piena, a me, che morto son, convien menarlo per lo 'nferno qua giu` di giro in giro; e quest'e` ver cosi` com'io ti parlo>>. Piu` fuor di cento che, quando l'udiro, s'arrestaron nel fosso a riguardarmi per maraviglia obliando il martiro.
Poscia diceva: o del mio cor conforto, Unico Sole, onde dovea serena Farsi mia scura vita, e chi t'ha scorto? Certo la man d'Amore or quì ti mena; Chè se nei duri assalti io cadrò morto, Almen avrò da consolar mia pena; Poi che sul punto estremo oggi rimiro Chi per me raddolcisce ogni martiro.
Parola Del Giorno
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