United States or Singapore ? Vote for the TOP Country of the Week !


Otton s'alzò sdegnato, e mise un cenno, E l'inno s'interruppe, e dalle mani D'uno scudier tolta al cantor fu l'arpa; E la popolosissima assemblea Alzò lungo susurro, in cui sommesso Plauso verso Aldiger mostravan molti, Ma plauso da rispetto e da paura Alternamente soffocato. I cuori Più ad Ugonello e ad Aldiger propensi Nuocer temeano maggiormente ad ambi, Se quel plauso sciogliean. Qui l'assennato Imperador volle calmare il moto Di quella moltitudine di menti, Mostrando alma pacifica, e di novo Sovra il trono s'assise, e chiese il canto Delle arpatrici. Ognuno imitò il sire, Dissimulando la imprudente scossa Data ai pensieri dal gagliardo vate, E dolcissima scese sugli spirti Delle virginee voci insiem sonanti La musica celeste. Ognun per altro, Benchè temprato a palpiti più miti, Volgendo la pupilla in sul monarca, Contristar si sentìa; chè nell'augusta Faccia, atteggiata indarno alla quïete, Balenava recondito corruccio, E l'occhio suo fulmineo esser parea D'imminente rigor nuncio tremendo. I più avveduti spettatori scritta La morte vi scorgean del pro' Ugonello. Ad Aldiger s'approssimò Romeo, E Che festi? gli disse sotto voce; Che fia di te? Finta indulgenza è questa, Che te impunito breve tempo lascia: Libero uscirai tu di questa cinta? E se pur libero esci, ove allo sdegno Ti sottrarrai del rege? Oh potess'io Trarti di qui! Pietosa a lor d'intorno Volea la folla schiudersi allo scampo Del perigliante vate. Uso alla fuga Non son, disse Aldiger; se travïommi Nell'impeto dell'estro il buon desìo, Tal non è colpa che celarmi io debba, E molta ho nel retto cor del sire. Sebbene irremovibil dal suo loco, Pur mesto era Aldiger, tardi mirando Assai sciagure sovrastanti, e prima L'accelerato d'Ugonel supplizio, E rimordeagli coscïenza. Io reo, Secretamente a dicea, d'audace Orgoglio fui; me ne punisce Iddio! Dopo il virgineo insiem sonante accordo, Palma Ottone degnò batter con palma, E sorridendo gi