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Aggiornato: 8 maggio 2025


Questi, che si burlava sempre di lui, oltre al tormentarlo, fece una giravolta per andargli a sedere dirimpetto: e, cercando di fissarlo negli occhi, e avvicinandosegli, bisbigliava: Rammentatevi ch'io possiedo un importantissimo documento contro di voi; la letterina del dottor Krag: essa è in luogo ben sicuro e può uscir fuori ad ogni istante. So che voi pure avete un mio segreto... ma vi sfido a palesarlo: io, forse, potrò tornare ciò che fui sempre: il vostro disonore, la vostra rovina sono sicuri. Scegliete!... Potreste stare tanto bene, andar innanzi prosperamente per la via che vi piacerebbe di percorrere. Siete un briccone tra i più felici: non avete se non un ostacolo.... in me! E io non domando meglio che trarmi in disparte, lasciare sgombra la vostra via: solo dovete esser con me generoso.... Conoscete la contessina Ippolita Gavini? La madre è vedova: sono ridotte povere... e io voglio sposare quella ragazza grassa, paffuta.... Ci vogliono però molti quattrini.... Ecco una delle cose che voglio fare co' quattrini, che aspetto da voi.... La mamma è tutta ben disposta per me: le accompagno in chiesa: vo in casa a dir con loro le devozioni. Mi tengono per un santo.... Sino ad ora la ragazza dice d'aver in me un padre: così la stringo al mio seno, l'accarezzo.... Ieri era vestita di semplice mussolina.... Se sentiste che floridezza?... Mi sono promesso ormai godermi quella ragazza.... Una contessina!... Vi assicuro sar

¹⁰ Porzia nel 1539 disposata a Bernardo Tasso, fu figlia d’Jacopo di Piero di Ranieri de’ Rossi: il quale ebbe pure due maschi, Lodovico e Francesco, e un’altra figlia, Ippolita, dalla consorte Lucrezia de’ Gambacorti di Pisa. Memorie manoscritte della famiglia de’ Rossi di Pistoia, esistenti presso di essa.

"Il riso lascivo si era mutato in una voce distinta come una cantilena, e quella voce usciva dalle labbra di quella fata. "Diceva: "Io sono impudica come Pasife, io sono casta come la Sibilla, io sono forte come Ippolita, io sono sapiente come Minerva: io sono eterna!" Due pagine intere di questo tenore! E, prima, aveva fatto lo stesso: "Ma le onde battevano su la scogliera.

52 In abito succinta era Marfisa, qual si convenne a donna ed a guerriera. Termoodonte forse a quella guisa vide Ippolita ornarsi e la sua schiera. Gi

4 Veggo un'altra Genevra, pur uscita del medesmo sangue, e Iulia seco; veggo Ippolita Sforza, e la notrita Damigella rivulzia al sacro speco: veggo te, Emilia Pia, te, Margherita, ch'Angela Borgia e Graziosa hai teco. Con Ricciarda da Este ecco le belle Bianca e Diana, e l'altre lor sorelle.

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