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Ma Iddio tempera il vento in favore dell'agnello tosato e del viaggiatore in bolletta. Perchè tutti comprendano quanto la mia situazione fosse grave, e quanto difficile l'uscirne con decoro, converr

Quando si varcano i confini della sacra repubblica di S. Pietro per entrare nel Regno non bisogna aspettarsi piacevoli impressioni, poichè bisogna confessarlo, gli abitanti dello stato pontificio conservano anche oggi tracce dell'antica grandezza romana, hanno un non so che di grave, di riflessivo, di misurato, una disinvoltura ed una franchezza di contegno, una facilit

Nell'anticamera trovò l'Adelantado, grave, accigliato, silenzioso. Ma era sempre così, quel benedetto uomo; non rideva se non in mezzo al pericolo. Come va l'Almirante? gli chiese il capitano Fiesco. Eh, si è voluto alzare; rispose quell'altro. Tutti bene? ripigliò il capitano, a cui quella risposta non poteva bastare. Bene!... Amico mio, forse sapete?... Che cosa? gridò il capitano.

Io non ho l'obbligo di spiegare; mi basta il fatto, che non è nuovo, che accade anzi tutti i giorni.... Presentimento.... Vuol vederci un miracolo?... Tutto è miracolo! Allora!... Tutto è naturale; è lo stesso. La ferita alla testa, quantunque non grave, mi aveva dato però un po' di febbre. Don Luca, in piedi davanti al letto, raccontava a mia madre quel che era, avvenuto.

A un punto tutti fuggono a precipizio, come sbaragliati e riparano sbandandosi dietro i grossi massi sparsi per la costa. Segue un silenzio ansioso, grave di imminente rovina. Poi la caverna manda un ruggito spaventevole e vomita, come un cratere, vortici di fumo.

Quella operazione non era però senza un grave pericolo, e si richiedeva ad eseguirla una straordinaria audacia combinata col massimo sangue freddo.

«Grave la fanno il terrore e la perplessit

Scusi se la fermo qui; interruppe Tristano, mettendosi sul grave. Nel caso nostro non c'è umanit

Nel 1863-64, provvedimenti eccezionali vengono presi per le provincie meridionali. «Allora , fu un momento per l'Italia ben più grave, ben più scuro di adesso.

Certo è che l'on. Crispi, nella relazione al Re, la quale precede il decreto sullo stato di assedio, volge la grave accusa al suo predecessore on. Giolitti, di avere saputo dalle competenti autorit