United States or Mayotte ? Vote for the TOP Country of the Week !


Li quali veggendo Dino, uomo d'alto intelletto, non meno che colui che portati gliele avea, si maravigliò per lo bello e pulito e ornato stile del dire, per la profonditá del senso, il quale sotto la bella corteccia delle parole gli pareva sentire nascoso: per le quali cose agevolmente insieme col portatore di quegli, e ancora per lo luogo onde tratti gli avea, estimò quegli essere, come erano, opera stata di Dante.

Li quali con ammirazion leggendo, sappiendo che fossero, del luogo dove erano sottrattigli, gli portò ad un nostro cittadino, il cui nome fu Dino di messer Lambertuccio, in quegli tempi famosissimo dicitore in rima, e gliel mostrò.

Abbasso Dino della Rôcca», questi eran i nomi dei capi delle due fazioni. Alpinolo cessò le picchiate quando cessò la resistenza, ed appoggiatosi al riposato targone, osservava, immoto come uno scoglio fra le ondate, il facile coraggio della vittoria.

Dante, Dino Compagni, il padre di Petrarca, e quanti erano animi alti e migliori in Firenze furono naturalmente di parte moderata; ma fu poi gran colpa politica di Dante e non pochi altri, di quasi giustificar quell'accusa, rivolgendosi poi, quando perseguitati, e per ira, a quella parte non loro, a quelli che avrebbon dovuto serbare per avversari comuni.

Fece peggio! Mi nascose il suo male, si lasciò struggere a poco a poco; e soltanto pochi giorni prima della catastrofe, quando ogni sua energia era finalmente esaurita, soltanto allora mi annunziò con voce esile ma ferma: Dino, mi sento morire! Ed io, sciagurato, non lo credetti!

Il diritto offre in due linee la parola SOL = DINO. Sovra la prima è una stellina; altra stellina maggiore, talvolta una rosa fra due minori, sotto la seconda. Equivalendo pertanto il soldino di Candia a 4/15 del veneziano, il pezzo da soldini 2 e 1/2 va ragguagliato a 2/3 del marchetto.

Paolina non era così bella che la duchessa di Dino, ma era altrettanto ardita ed intraprendente. Si susurrava chiotto chiotto nei saloni che ella arrivava dove altre, infinitamente più belle di lei, non avrebbero osato collocare neppure una speranza, e che, aggiungendo la vivacit

Ma, come noi dovemo certissimamente credere a quello che Iddio dispone niuna cosa contraria la fortuna potere operare, per la quale, e se forse vi può porre indugio, istôrla possa dal debito fine; avvenne che alcuno per alcuna sua scrittura forse a lui opportuna, cercando fra cose di Dante in certi forzieri state fuggite subitamente in luoghi sacri, nel tempo che tumultuosamente la ingrata e disordinata plebe gli era, piú vaga di preda che di giusta vendetta, corsa alla casa, trovò li detti sette canti stati da Dante composti, gli quali con ammirazione, non sappiendo che si fossero, lesse, e, piacendogli sommamente, e con ingegno sottrattigli del luogo dove erano, gli portò ad un nostro cittadino, il cui nome fu Dino di messer Lambertuccio, in quegli tempi famosissimo dicitore per rima in Firenze, e mostrogliele.

Li quali avendo veduti Dino, e maravigliatosi per lo bello e pulito stilo, per la profonditá del senso, il quale sotto la ornata corteccia delle parole gli pareva sentire, senza fallo quegli essere opera di Dante imaginò; e, dolendosi quella essere rimasa imperfetta, e dopo alcuna investigazione avendo trovato Dante in quel tempo essere appresso il marchese Moruello Malespina, non a lui, ma al marchese, e l'accidente e il desiderio suo scrisse, e mandògli i sette canti.

Noi fortunati se avessimo saputo colorire in parte la breve ma mirabile descrizione che ne lasciava Dino Compagni, e l’anonimo autore delle Storie pistolesi, che furono pure i principali fonti storici del nostro racconto!