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Animo educato al bello ed al buono, se per lui la scienza doveva essere compagna dell'alpinismo, non dimenticava però l'arte che considerava ausiliaria potente. Entusiasta dei monti, innamorato dei ghiacciai, di quelle immense distese di nevi, le quali, benchè non fossero state campo alle sue gesta, per lui non avevano segreti, avendole ammirate un infinito numero di volte, in ogni ora del giorno, inondate di luce, o coll'infuriar della bufera, all'alba ed al tramonto, silenziose o solcate da tuonanti valanghe, rimpiangeva soventi che i nostri artisti non studiassero quelle scene potenti, perchè riteneva sarebbero stati d'aiuto alla nostra causa. Più d'una volta in numerosi scritti insistette perchè principiassimo ad occuparci seriamente di quest'importante argomento, trovava anzi «un fatto piuttosto strano che in questo ramo d'attivit

Emilio Rey dorme placidamente nell'umil campo dei morti del suo caro paese natìo e riposa dall'aspre tenzoni della sua vita: il suo nome è stampato a caratteri d'oro nei fasti dell'alpinismo; la sua fiera ed amabile figura rester

Sposata la causa dell'Alpinismo nei giovani anni, vi dedicò tutti i suoi giorni, informò ad essa tutti i suoi atti, predicando incessantemente onde si comprendesse qual campo immenso essa abbraccia, quanti benefici frutti apporter

Erano allora i tempi d'oro dell'alpinismo, vasto campo di terreno vergine da esplorare, con tempre gagliarde, innamorate della natura, del bello, che s'accingevano con ardore all'impresa.

Se i più valenti campioni dell'alpinismo soccombono l

Fra le più care e tipiche figure dei pionieri dell'alpinismo italiano, che ormai col volgere degli anni, come natura vuole, vanno scomparendo, una più delle altre pareva voler sfidare impavida le bufere della vita e mantenersi vegeta sulla breccia fra l'ammirazione dei vecchi per l'ardore giovanile con cui combatteva, dei giovani per la tenacia colla quale sosteneva alti i più puri ideali di tutta la sua esistenza.

La specie di questi fannulloni emeriti non si è ancora perduta; anzi pare che tenda ad accrescersi, dopo l'invenzione dell'alpinismo. E a proposito di alpinisti, ne erano capitati dodici in una volta, dal capoluogo della provincia, per far l'ascensione del monte Acuto, i cui mille centotrentadue metri sul livello del mare non meritavano forse che si scomodassero per lui tante brave persone.

Da quel giorno può dirsi che dedicò intiera la sua vita pel bene della nostra istituzione, e tanto fece colle opere, col consiglio, coll'esempio e con generose elargizioni, da meritarsi il titolo di Apostolo dell'Alpinismo.