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Gli oltremarini costituivano le milizie assoldate per eccellenza della Repubblica. Corrispondevano un poco agli Svizzeri, con i quali quei soldati di mestiere avevano comuni lo spirito di ventura, la tenacia delle tradizioni militari e la religione della fede giurata; sentimenti tutti che, saldamente ed atavisticamente, si trasmettevano tra le milizie dalmate come un vero e proprio culto per la Signoria. E la Signoria quella dello splendore del Cinquecento ben sicura di questo lealismo e di questa fede, il cui eco non è ancora del tutto spento sull'altra riva dell'Adriatico, aveva confidato agli oltremarini la custodia e la difesa delle fonti della sua ricchezza e della sua gloria: il presidio de' propri navigli quale fanteria di marina, la guardia delle stazioni commerciali più esposte alle incursioni musulmane, la difesa delle teste di tappa sulle strade commerciali più sensibili e rimunerative per i traffici veneziani, infine il servizio da scolta più disagioso e pericoloso sui castelli sperduti in mezzo all'aridit

Amava il vino e il tabacco; professava una devozione ardente per il santo apostolo Tommaso; e, poichè era di natura superstizioso e inchinevole allo stupore, raccontava singolari avventure e meraviglie dei paesi d’oltremare e novellava delle genti dálmate e delle isole adriatiche come di tribù e di terre prossime al polo.

Ultima nell'ordine cronologico e nel geografico delle monete delle singole terre dalmate viene quella di Lesina, che però tutte le supera in rarit

Alla profezia, tutti guardarono verso il largo; e non parlarono, Erano marinai forti e indurati alle vicende del mare. Avevano altre volte navigato alle isole dalmate, a Zara, a Trieste, a Spálatro; e sapevano la via. Alcuni anche rammentavano con dolcezza il vino di Dignano, che ha il profumo delle rose, e i frutti delle isole. Comandava il trabaccolo Ferrante La Selvi.

Pensarono quindi i Veneziani util cosa sarebbe lo stampo di uno spezzato dello zecchino che fosse in un medesimo esattamente multiplo della lira dalmata di conto e della veneta; quindi si volle il tallero del valore di mezzo zecchino, equivalente cioè a venete lire 11 o dalmate 24.