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L’origine di queste divagazioni neoplatoniche è il Timeo di Platone. Giuliano, nel suo trattato, non manca di porre a raffronto la cosmologia platonica con quella di Mosè, per trarne argomento a dimostrare la maggiore ragionevolezza della creazione per gradi e per gerarchie divine, proposta da Platone, in confronto alla creazione per atto diretto di un creatore unico, ed è evidente che la sua teoria degli dei etnici e locali è una variazione del tema platonico. Chiarita, secondo Giuliano, la posizione del monoteismo ebraico in faccia al politeismo ellenico, e dimostrato l’errore degli Ebrei di considerare come Dio unico e supremo quello che non era che un Dio secondario e parziale, il polemista passa a svolgere il secondo dei suoi concetti fondamentali, e vuol dimostrare il torto dei Cristiani che non seppero stare con gli Ebrei coi Greci e l’insostenibilit

Se nel suo Commento è qualche latinismo si spiega con l'aver egli dovuto ricorrere sovente ad interpretazioni latine antecedenti alla sua opera; ma lo stile artificioso, strano è eguale dal principio alla fine: stile tutto proprio d'uno scrittore, e che non può essere stato calcato su un preteso originale latino. Secondo noi, rispetto alla lambiccatura del dettato nel Commento vi è, forse, una spiegazione nel fatto che Jacopo, il quale era vanitoso, e sentiva orgoglio d'esser figlio di Dante, abbia creduto imitare il padre, o inalzarsi, eleggendo uno stile artificioso e usando vocaboli e modi nuovi, giusta l'esempio paterno. Ma di Dante mancavano al figlio il genio poderoso, il gusto e gli studii profondi: studii, in cui si era fatto molto innanzi il figlio Pietro, ma nel quale l'arte del dire non pareggiò la dottrina. Jacopo credè supplire alla coltura con la felice natural disposizione dell'ingegno: ed ebbe studio più di stranezze che di eleganze: e si persuase venir in opinione con ostentati artifici. E non sai s'e' riesca più bizzarro, o più risibile in quella sua solenne sicumèra con cui si atteggia ad insegnare a tutti i principii della Cosmologia «per sua natura» così e' dice, non per troppa scrittura. Per natura egli vuol significare ingegno, intellettualit