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Aggiornato: 22 giugno 2025
Signora Laura, a una donna d'alti sentimenti come lei si può, si deve anzi dir tutto, affinchè giudichi serenamente.... La signora Lariani è stata una grande passione di Lodovico; non è mancato per lui se, invece di rendere indissolubile il nodo coniugale, ella non lo ha sciolto, chiedendo ed ottenendo il divorzio in Africa per sposare suo fratello. Lei stessa si è opposta a questo disegno; lei stessa, stringendosi al padre dei proprî figli, rende impossibile la pazzia che Lodovico avrebbe commessa a cuor leggero. Non ha voluto lei stessa conoscere nessuno di loro, finchè la benedizione nuziale non avr
L'atto coniugale compiuto per sola volutt
Si domanda: 1. Se la moglie può chiedere il debito coniugale al marito, quando ella sappia che esso ne abuser
Di coloro che, rendendo il debito coniugale, peccano venialmente. § I. Dell'obbligo di rendere il debito coniugale. Secondo la S. Scrittura e la Ragione, è stretto obbligo in ciascun coniuge di rendere il debito coniugale all'altro che lo chiedessse espressamente o tacitamente.
Ma l'amor coniugale e l'obbedire della contessa verso il suo consorte erano cose che facean languire l'immensa schiera delle dotte e accorte. Bisbigliar basso si sentien, e dire: Ecco la scempia, se veniva a corte. Era la dama grave e timorata una «bella senz'anima» chiamata.
Così S. Antonino, Navarrus, Concina, Pontius, Bonacina, Paludanus, Caietano, Sylvius, Billuart, Dens, ecc. Se poi vi fosse una causa ragionevole che giustificasse la richiesta del debito coniugale, per esempio, una grave tentazione, o per sfuggire alla incontinenza, non vi sarebbe alcun peccato. Così Navarrus, Paludanus, la scuola di Salamanca, S. Liguori.
Sì, ma la prima sarebbe lo stato coniugale. Dacchè mi avete ammesso nella vostra preziosa intimit
II. Il coniuge che ebbe un commercio carnale, naturale e completo, con persona consaguinea all'altro coniuge in primo o in secondo grado, non ha più il diritto di chiedere il debito coniugale, e pecca mortalmente se lo esigesse, perchè egli avrebbe in questo caso stabilita col suo coniuge una parentela d'affinit
R. Siccome noi qui non dobbiamo trattare la cosa che sotto l'aspetto del foro interno, devesi giudicare a seconda della dichiarazione del penitente: se il penitente dice nettamente che c'è e che ci fu sempre in lui impotenza a compiere l'atto coniugale, devesi pronunciare la nullit
Dopo tre mesi però, dacchè Horimonte era fuggito, ella ricevette una lettera da lui scritta, nella quale egli domandava mille perdoni alla moglie, e la supplicava di riceverlo ancora sotto il tetto coniugale. Inutile dire che questa domanda fu lasciata senza risposta. Egli fu così vile da scriverne un'altra alla quale rispose il padre d'Eugenia in questi termini: «I legami che esistevano un tempo tra mia figlia e voi sono oramai rotti per sempre. Noi ne abbiamo fatto il solenne giuramento. Tra poco la legge pronuncier
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