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Aggiornato: 22 giugno 2025
Se avete moglie; se dessa è una di quelle donne eccezionali che, uscendo da onesta famiglia, recano nel domicilio coniugale i propositi della virtù e della fede una di quelle donne volgari, stupide, antidiluviane, alla cui felicit
Del debito coniugale, reso. ARTICOLO I. Dell'atto coniugale considerato in sé stesso.
Cercavo d'indovinare quale dei due dovesse ritornare primo al letto coniugale... Quale? Concetta senza dubbio. In quella appunto udii un fruscio di abiti, mi alzai, mi volsi... e mi trovai faccia a faccia colla signora Nina, la giovane vedova del terzo piano.
Finalmente, secondo i dettami della ragione, l'adulterio, oltre la malizia annessa alla fornicazione, ne implica un'altra e ben grave, cioè, l'infrazione della fede coniugale, il turbamento portato nella famiglie, e pérciò un,enorme ingiustizia.
Dicasi lo stesso circa quella mollezza lussuriosa che in certo qual modo offende la fede promessa, come, per esempio, l'abusare del proprio corpo, sul quale l'altro coniuge ha dei diritti, acquistati allo scopo di compiere gli atti venerei. Detto questo, dividiamo il presente Capo in tre articoli: 1. Dell'atto coniugale considerato in sè stesso; Della richiesta del debito coniugale;
Però, è peccato mortale, qualora l'impedimento alla fecondazione venga opposto volontariamente. ARTICOLO III. del ricambio del debito conjugale. Noi dovremo dire: I. Dell'obbligo di rendere il debito conjugale; II. Delle cause che dispensano da ricambiare il debito conjugale. Di coloro che peccano mortalmente rendendo il debito coniugale. Di coloro che commettono il peccato di Onan.
Ogni giorno la Chiesa benedice matrimonii di vecchi che certamente non possono aver prole; nè a loro essa dice che non debbano usare del matrimonio, e che evitino in qualsiasi modo l'atto coniugale: essa crede quindi che possano aver assieme commercio carnale affine di calmare la concupiscenza. Un atto per se stesso onesto e che si riferisce ad un fine onesto, non può essere cattivo.
Avevo però anch'io un diffettaccio: mi distraeva orribilmente; a certi momenti, per tener dietro ad una sciocca fantasia, non mi accorgevo che ella, sorridendo, mi domandava un sorriso, o rispondevo con un cenno serio del capo ad una proposta burlesca. Certo la sorte non accoppia due colpe così nere per dare l'immagine della pace coniugale.
6. Non è permesso ricusare il debito coniugale per la paura di avere troppo numerosa prole. Gli sposi cristiani confidino in Dio che manda il cibo ai giumenti e ai pulcini dei corvi quando l'invocano (salm. 146, 9); benedicendo egli la fecondit
Quegli che, dopo il voto di non sposare, contrae matrimonio, pecca mortalmente, ma può, senza dispensa, rendere e chiedere il debito coniugale. Sciolto questo matrimonio, non ne potrebbe validamente contrarre un altro senza dispensa.
Parola Del Giorno
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