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Questo tutto sia detto per curiosi, ché, per quanto si è detto prima e per l'esperienza seguíta, si è visto non essere proceduto pur uno di detti effetti, e bastava concludere con una parola. Del banno fatto dal signore conte d'Olivares sopra il bassare del cambio.

Al che dico che questa apparenza ed esperienza contengono quella veritá che contenevano quelle di bassare il cambio, poiché far correre la moneta forastiera per moneta e crescerli il prezzo non può essere causa alcuna di far abbondare il Regno di moneta, ma d'impoverirlo e di far danno alle ragioni reali e a particolari.

Del secondo remedio di bassare il cambio, si sia o no sufficiente per fare abbondare il Regno d'oro e d'argento, si è diffusamente trattato nella seconda parte, occorre trattare in che modo potesse giovare all'accidente del trafico, perché tocca principalmente al beneficio privato, stante la disposizione del Regno come si è detto, a rispetto del quale non è necessario fare altra provisione fuor di quella che si fa dalli stessi particolari.

Stante la veritá delle cose predette, non occorre trattare se la provisione, che dice doversi fare per rimedio di questo male, di bassare il prezzo del cambio e che il scudo di quello sia minore dell'effettivo, dovesse produrre l'effetto predetto di fare venire tutti li denari in contanti per le robbe che si estraeno, senza farne uscire per quelle che si comprano da fuora; ché, essendo fondata sopra la detta massima, quale si è dimostrato essere fallace in ogni sua parte, non possea producere, in tutto in parte, l'effetto predetto.

Questo istesso mi pare sia successo nel Discorso fatto da Marco Antonio de Santis sopra l'effetto che fa il cambio in Regno, nel quale, avendo constituito per fondamento vero e reale che il cambio basso sia la causa sola di fare abbondare il Regno di moneta e l'alto impoverire, ha quello cercato provare con diverse ragioni; ed è stato causa che si sia fatto provisione circa il bassare del cambio, promulgandosi pragmatica, conforme al suo parere, per fare abbondare il Regno di denari, cosí come diffusamente promette in detto suo Discorso.

Sopra lo che non dico altro, per non essere del mio proposito. In quanto al crescere il prezzo alla moneta propria o bassare il peso, dico che, quando si devesse fare per alcuno espediente, bassare il peso è piú a proposito, è vera alcuna delle ragioni apportate dal detto per la reprobazione.

Se la provisione o pragmatica predetta di bassare il cambio possea essere impedita da altri prencipi d'Italia.

E che ciò sia vero, lo confessa esso nel scudo aereo di Fiorenza, nel quale dice che possea bassare il prezzo, apprezzandosi lire sette; e in tal caso dice che il Regno dovea tanto piú bassare il prezzo del cambio, come dopo non avesse possuto Fiorenza bassare di nuovo il prezzo del scudo.