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Aggiornato: 30 aprile 2025


I. Molti dicono non esservi peccato, e così provano il loro asserto: 1. Nel I. ai Corint. 7, 2, leggesi: «Che ciascun uomo abbia la sua moglie; che ciascuna donna abbia il suo marito, affine di non cadere nella fornicazione.» E l'Apostolo aggiunge, v. 5: «Non vogliate sottoporvi tra voi (coniugi) ad astinenze, se non sono mutuamente acconsentite e temporanee, come per esempio, durante il tempo dedicato alle preghiere; e ritornate tosto a voi medesimi per timore che il Demonio non approfitti di voi e vi tragga poi nella incontinenza: e questo ve lo dico non per comandarvelo, ma per essere indulgente: desidero che voi tutti siate come sono io». S. Paolo qui non mette innanzi, che la sola incontinenza, come motivo per permettere l'atto coniugale, e non si può certo dire che l'Apostolo possa concedere la facolt

Comprendo ottimamente avere a sonare le mie parole rudi; e giova appunto che sia così; gli adulatori dei popoli più funesti due cotanti, che quelli di un re, avvegnadio questi possa cessare da un punto all'altro, e allora morta la vipera spento il veleno, mentre il popolo forse dura fino alla consumazione dei secoli. Callimaco Esperiente nella vita di Attila racconta come il poeta Marullo avendo composto un poema (immaginate che poema!) in lode di cotesto Unno glielo presentasse a Padova fiducioso di premio, ma quando Attila seppe come costui lo facesse derivare da Dio, e lui medesimo salutasse Dio ordinò che poema, e poeta gittassero sul fuoco; ora il popolo nostro civile si approfitti dello esempio del condottiero barbaro emendandolo secondo la ragione dei tempi; lasci stare il fuoco, ma un tuffo nell'acqua ai suoi adulatori lo potrebbe dare. Io parlo per dire il vero, non per odio di altrui, per disprezzo, e se paleso animoso le gozzaie, mi muove studio di ovviare che intristiscano, anzi scompaiano. Fatuit

Chi mai ti disse che devo percorrere ad ogni costo, ad ogni costo, più di cento chilometri, prima di sera?... Tu ne approfitti, per corrermi incontro, aprendo immensamente le cesoie metodiche del tuo becco, ingombro d'un groviglio di minuti vivi e di secondi velocissimi.... vermi, insetti e fetide cavallette che tu mastichi precipitosamente. O tempo rapace! Tu pretendi divorare tutto il tempo che ancora mi resta!... Che m'importa delle giornate solari, cronometri guasti? Io posso raddoppiare il mio orologio salendo in cielo, sempre più in alto, affinchè il sole mi colpisca ancora gli occhi con la sua ora elastica.... Tu ti sganasci a ridere credendolo morto, rovesciato al di l

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