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Aggiornato: 30 aprile 2025


Sigillo: Il servo di Dio, ABBAS re di Persia. Liber dominorum, Arch. gen., la sola traduzione. 1663, 29 decembre. Al re di Persia.

E Pietro della Valle, nella sua vita di Abbas il Grande, ci narra come la conquista del regno di Lar, divenuto per le sue possessioni di Gombrum l'emporio del golfo Persico, e la sede principale del commercio colle contrade lungo le coste del Malabar, sia stata fatta dal re di Persia per eccitamento dei Veneziani .

Ecco il ritratto di Abbas, letto in senato dal Malipiero: «Questo principe è di mediocre statura, di corpo ben disposto e proporzionato, di carnagione bruna, di aspetto nobile e di occhi vivi e molto spiritosi. È per natura affabile, molto umano e tratta con ogni sorta di persone domesticamente, lontano in tutto da quella tanta grandezza che sogliono ostentare i Turchi. È magnifico e molto liberale, massime coi soldati, i quali da ogni parte con larghissimi partiti va raccogliendo. Ma soprattutto è di mente giustissima, di spirito molto capace ed intendente, risoluto e presto in tutte le azioni sue. Ha gran concetti nell'animo, ed aspira a rimettere il regno di Persia nell'antica sua grandezza ed onore: manca altro alle eroiche sue condizioni, che forze corrispondenti alle qualit

Ed eguale desiderio essi incontrarono particolarmente nel sovrano della Persia Abbas il Grande, che più volte mandava oratori a Venezia per dare una scossa alla catena che congiungeva l'amor suo alla repubblica, e per migliorare il commercio reciproco.

Del resto desideriamo che le sue grandezze sieno sempre in aumento. Senza data. In luogo di sottoscrizione è posto a tergo della lettera il bollo regale che dice: Servo del re dei re SHÀH ABBAS. 1621, 4 febbraio, in Pregadì.

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