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E perciò sará ben lecito ch'essi prencipi siano i primi a far osservare le vere regole ed ordini reali in queste poche carte annotati. Parte del modo che si averá a tenere nel fare la zeca. Saper si dee che nel voler fare la zeca fa di bisogno che la prima causa sia il prencipe, poi il zechiero col contista, ed appresso l'oro e l'argento.

E perché potrebbe forse parere ad alcuni che i soldi quali sono di leghe 4, e parimente le monete da denari 6 e da denari 3 e da denaro 1-1/2 l'una, di leghe 2, descritte in dette tariffe, avessero da riuscire troppo picciole di forma, a ciò proveder si potrebbe in questo modo: cioè che i soldi si facessero di lega di once 3 o di once 2, e le monete da denari 6 e da denari 3 e da denaro 1-1/2 si facessero di lega di oncia 1 e denari 12, o di oncia 1; ma l'una e l'altra sorte di queste da denari 6 e da denari 3 e da denaro 1-1/2 si dovrebbono fare tutte d'una medesima lega, accioché fossero differenti di grossezza e di grandezza: sarebbe poi in libertá delli superiori di qualunque zeca di ordinare di qual lega simili monete far si dovessero.

Ma ben gli scudi, che si faranno sotto gli ordini descritti, saranno mantenuti da ognuno nei loro giusti pesi di zeca; imperoché li pesi o campioni d'essi saranno molto differenti da una sorte all'altra, cioè da 99 a 113-1/7 e da 113-1/7 a 132, come nelle tariffe si vede.

La seconda, che per modo alcuno non si lasciassero mai cavare le fatture delle monete dal dosso o corpo loro, accioché cosí quelle che si facessero, come le giá fatte, che tassate fossero in generale dalli contisti, tutte si avessero poi a spendere per sempre in tutti i luoghi per li loro reali dati valori, avuto riguardo al puro ed al fino ch'essere si trovasse in ciascuna sorte di esse monete, ed in ciascuna moneta, e non con ordini particolari, ma con ordini sotto titolo di una sola zeca universale.

Mi riman solo a pregare Nostro Signor Iddio che cosí voglia inspirare i prencipi, de' quali l'effettuare questo mio proposito è sola incombenza, a far essequire tutto ciò, tanto per lor proprio quanto per commune interesse ed utile; e mi rendo sicuro che i popoli, conosciuta la veritá di tal fatto e maneggio, con animo lieto accetteranno gli ordini facili di questa nuova zeca universale, tanto al mondo necessaria.

Si dee anco considerare che nelle spese e fatture delle monete vi vien compreso qualche guadagno per il zechiero, ed anco la rata della recognizione, che alle volte si paga alli prencipi delle cittadi o alle republiche, di un tanto per libra d'oro e d'argento posto in zeca.

Ed ancora saper si dee che per li tempi passati si sono usati e che anco di presente si usano gli ordini diversamente da una zeca all'altra, e che poche volte si è ritrovato che una zeca di un dominio abbia usato di fare quelle medesime spese che siano state fatte in altra zeca d'altro dominio intorno le fatture delli danari, e credo anco ciò essere stato fatto ed usato nelle zeche d'un istesso dominio, cioè da una zeca all'altra.

E, benché per li tempi passati gli scudi siano stati levati, e che di presente anco si levino dalle zeche sotto il numero di 109, overo di men numero alla libra; nondimeno dipoi, in breve spacio di tempo, per la maggior parte di essi, si sono trovati e anco si trovano esser al suddetto peso «della balla», e non sono mantenuti mantener si possono in universale nel detto peso di zeca per molte cagioni, come di ciò è cosa manifesta.

E da quest'ordine venirebbe facilitato il modo di poter fare la zeca universale, dovendo concorrere a questa cosí alta e degna impresa le republiche ed i particolari senza discrepanza alcuna, come a cosa importantissima e giustissima, la quale veramente sará a beneficio commune e del publico e del privato.

Onde poi ne seguirebbe ch'essi piglierebbono molto meno, per conto delle loro mercedi, debite per le fatture dei danari, di un tanto per libra, da coloro che mettessero gli ori e gli argenti in zeca per farli coniare, di quello che ad essi zechieri fosse concesso per capitulazioni dai superiori di poter tôrre, quando che non fosse dato loro annuo salario o provigione alcuna.