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Tanto meno parve tollerabile l'intervento armato degli austriaci e dei napoletani a Roma. Ma gli uomini d'ordine tuonarono contro il radicalismo magnanimo degli ardimentosi triumviri romani, gli ultramontani lamentarono il derubamento del Patrimonium Petri, e anche protestanti liberali, come Coquerel, in quei giorni di felicit

In mezzo a tante titubazioni, il carattere fondamentale immutato del nuovo regime rimane la paura: il dominio del ceto medio, dei partiti del centro. Gli estremi ruderi delle classi privilegiate dell'antico regime precipitarono nella settimana di luglio; e sotto questo aspetto, ma solo per questo aspetto, il 1830 costituisce il termine conclusivo dello sviluppo iniziato dalla Rivoluzione. Era naufragata la speranza di conciliare tra loro le antiche e le nuove classi possidenti. «Se la camera dei pari non esistesse, sospetterei che non possa esistere», disse una volta dubbioso Beniamino Constant. Le colpe degli ultramontani avevano rincarato fino all'odio aperto tale disposizione diffidente dei partiti del centro e, insieme, avevano provato, che questa nobilt

Il Conte, ispirandosi al Monde e ad altri giornali ultramontani, non cessava mai dal vaticinare disastri all'Italia ed a Napoleone. Questi, a suo credere, non sarebbe più rientrato sul suolo francese. Il Conte attendeva la prima sconfitta delle armi francesi e italiane sulle pianure di Lombardia per poter esclamare: il secondo Impero è finito!

Certo in Vaticano il problema fu lungamente discusso; i più feroci ultramontani avrebbero voluto l'imprigionamento e la condanna di Don Giovanni, ma la maggioranza dei consiglieri più profonda e più abile vi si ricusò.

Anche la disposizione delle classi abbienti, come il favore del governo, offrì il terreno propizio alla potenza della Chiesa. L'indifferenza religiosa dei francesi fece il dominio degli ultramontani. Quella seriet

Il che si chiarì anche meglio, quando la Svizzera si dispose a porre un termine all'anarchia della confederazione, ai perturbamenti degli ultramontani. Guizot sapeva, che l'Austria cercava di stornare l'attenzione del gabinetto di Parigi dall'Italia sulla Svizzera, e conosceva la parzialit