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In questi, che possono benissimo esser chiamati, gabinetti anatomici del vizio, nessuna delle psicopatie sessuali è dimenticata, e dinnanzi agli occhi dello spettatore nascosto o palese se ne fa sfilar tutta la serie: dallo stecorario al feticista! VIII. Turpitudini dei vecchi Il vizio si appiglia a tutte le et

Per Commodo era un piacere, un bisogno di avvilirsi agli occhi di tutti, non si diceva soddisfatto se non quando le sue turpitudini avevano avuto mille testimoni e mille echi.

«E scopo della protesta non è un tentativo di difesa inutile e impotente, un desiderio di movere a simpatia quei che soffrono essi pure gli stessi mali, ma il bisogno d'infamare davanti agli uomini il Potere che abusa della propria forza, di rivelare al paese, nel quale l'ingiustizia è commessa, le turpitudini di chi governa, d'aggiungere un documento a quelli sui quali un popolo presto o tardi condanna quei che lo tradiscono e lo disonorano.

E il p. Coloma spirito ne ha davvero e di ottima lega, e bile molta, ma di quella buona, se pure si può chiamare bile la indignazione di un'onesta persona davanti allo spettacolo delle turpitudini umane. Egli è gesuita, , come il p. Bresciani, ma, soprattutto, è artista come al p. Bresciani non passava neppur pel capo che essere si potesse e si dovesse.

Gasparo, che non aveva staccato gli occhi dalla dormente, a quell'esclamazione della sorella: Povera creatura! sentì qualche cosa che rispondeva nel suo cuore. Povera creatura davvero! Con quel nome che anni addietro sarebbe stato una forza e oggi era una debolezza, quasi una colpa! Con quel padre di cui ella non avrebbe potuto ignorar sempre le turpitudini! Povera creatura!

Termino questo ripugnante capitolo, che sarei troppo lungo e forse nojoso, se volessi enumerare le turpitudini di chi ha retto e regge questo nostro sventurato paese ed il pecoresco popolo che tanto si è lasciato malmenare. Anch'io provai La gentil volutt

E tutto un altro secolo durò, crebbe, soffrí questa societá religiosa che taluni osan chiamare setta filosofica o politica, ma che fu tutto all'opposto; non filosofica, posciaché, imponendo dommi e virtú asprissime alla natura umana, conquistò pure quelle moltitudini dove niuna filosofia riuscí mai a penetrare; e non politica nemmeno, posciaché appunto diventò moltitudine e pluralitá di cittadini, senza entrar una volta nelle contese, nelle congiure, ne' tumulti, nelle turpitudini dell'imperio.

E cosí i letterati d'Italia crebbero tante spine all'esercizio della letteratura, che al letterato onesto diventò pericolosa perfino la sua onestá. E se la vergogna può in noi qualche cosa, vaglia questa volta ad avvertirci come gli stranieri ci tengano l'occhio addosso, e come ci convenga camminare con prudenza e saviezza, onde non sieno da essi ricantate all'Europa le nostre turpitudini.

Va pure innanzi, ingolfati nelle turpitudini e negli assurdi, guastati il sangue e il cervello, perdi la salute, getta l'anima al diavolo buon padrone! Il mio dovere io l'ho compito; non ho più scrupoli rimorsi. Però, bada bene. V'è ancora nel mondo un gran numero di persone morigerate e prudenti, le quali stan ferme in questa massima, che comperare un libro sia un atto di rovinosa follia.

Ma son voci vaghe, che non hanno maggior valore dei soliti si dice della giornata. Si parla altresì di un Senatore, che col nome di persone di sua fiducia avrebbe assunta la impresa della beneficiata di S.a Cristina traendone larghi lucri. La qual cosa il Villabianca rivela, fieramente tonando contro le turpitudini del presente in così aperto contrasto con l’onest