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<<Se tu avessi>>, rispuos'io appresso, <<atteso a la cagion perch'io guardava, forse m'avresti ancor lo star dimesso>>. Parte sen giva, e io retro li andava, lo duca, gia` faccendo la risposta, e soggiugnendo: <<Dentro a quella cava dov'io tenea or li occhi si` a posta, credo ch'un spirto del mio sangue pianga la colpa che la` giu` cotanto costa>>.

31 Quanto utilmente, quanto con tuo onore m'avresti dato quel che da te volli! Di questo ostinato tuo rigore la gran mercé che tu guadagni, or tolli: in prigion sei, crederne uscir fuore, se la durezza tua prima non molli. Ma quando mi compiacci, io farò trama di racquistarti e libertade e fama.

Fu il sangue mio d'invidia si` riarso, che se veduto avesse uom farsi lieto, visto m'avresti di livore sparso. Di mia semente cotal paglia mieto; o gente umana, perche' poni 'l core la` 'v'e` mestier di consorte divieto? Questi e` Rinier; questi e` 'l pregio e l'onore de la casa da Calboli, ove nullo fatto s'e` reda poi del suo valore.

Dato m'avresti, è ver, degno consorte, E quindi io molto esso pregiato avrei; E d'esser madre avuto avrei la sorte, E rapita m'avriano i figli miei; Ma come inevitabili di morte Son su questo o su quello i dardi rei, Avrei veduto chi sa quali amati Anzi a me infelicissima atterrati!

Ecco or la chiave di tutti i miei secreti; or dammi qualche consiglio. MITIETO. Il consiglio me lo dovevate domandar prima. CINTIA. Se te l'avessi dimandato prima, quel che ho fatto m'avresti sconsigliato, anzi trapostovi per interrompermi il mio piacere. MITIETO. E qual fu il vostro primo pensiero?

Oh, no rispose il tutore l'Elisa e mia moglie avrebbero ben voluto che li tenessi, ma io ho pensato che sarebbero rimasti in scuderia a mangiar fieno e biada a tradimento. Il poney almeno m'avresti fatto proprio un gran regalo a conservarmelo, caro zio!

<<Se tu avessi>>, rispuos'io appresso, <<atteso a la cagion perch'io guardava, forse m'avresti ancor lo star dimesso>>. Parte sen giva, e io retro li andava, lo duca, gia` faccendo la risposta, e soggiugnendo: <<Dentro a quella cava dov'io tenea or li occhi si` a posta, credo ch'un spirto del mio sangue pianga la colpa che la` giu` cotanto costa>>.

Fu il sangue mio d'invidia si` riarso, che se veduto avesse uom farsi lieto, visto m'avresti di livore sparso. Di mia semente cotal paglia mieto; o gente umana, perche' poni 'l core la` 'v'e` mestier di consorte divieto? Questi e` Rinier; questi e` 'l pregio e l'onore de la casa da Calboli, ove nullo fatto s'e` reda poi del suo valore.