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La definizione che fu data dell'Olanda «d'una sorta di transazione fra la terra e il mare» non si può riferire a nessuna parte di quel paese più opportunamente che allo spazio interposto fra Alkmaar ed Helder. Si viaggia infatti, andando dall'una all'altra di quelle citt

Per chi non ha mai veduto che il Mediterraneo, lo spettacolo di quel mare e di quella spiaggia, desta un sentimento nuovo e profondo. La spiaggia è tutta sabbia chiara e finissima come cenere, sulla quale scorre avanti e indietro, come un tappeto continuamente spiegato e ripiegato, l'ultimo lembo delle onde del mare. Questa spiaggia sabbiosa si stende fino ai piedi delle prime dune, che son monticciuoli di sabbia, ripidi, rotti, corrosi, deformati dall'eterno flagello delle onde. Tale è tutta la costa olandese dalle foci della Mosa ad Helder. Non vi son molluschi, stelle di mare, conchiglie viventi, granchi, un cespuglio, un filo d'erba. Non si vede che acqua e sabbia, sterilit

Benchè giovanissima, Helder è ricca di grandi ricordi storici al pari d'ogni altra citt

Sul finire del secolo scorso, nulla esisteva di tutto questo. Helder non era che un villaggio di pescatori appena segnato sulla carta. L'apertura del gran canale del Nord e una breve passeggiata fatta da Napoleone I in un battello di pescatori da Helder fino all'isola di Texel, che si vede distintamente dall'alto della diga, trasformarono il villaggio in citt

Helder ha questa singolarit

Ma lasciando anche da parte la sua importanza strategica, Helder è una citt

Con tutte queste immagini nella mente, la sera, dall'alto della gran diga di Helder, al lume della luna che ora si nascondeva bruscamente dietro le nuvole, ora si mostrava all'improvviso in tutta la sua luce, io non potevo saziarmi di guardare la riva sabbiosa di quell'isola di Texel e quel gran mare del Nord, che non ha più altri confini da quel lato che i ghiacci eterni del polo; il mare che gli antichi credevano la fine dell'universo: illuc usque tantum natura, come dice Tacito; il mare su cui apparirono nei giorni di grande tempesta le forme gigantesche delle divinit