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Bancone lo prese per l'un dei capi e lo sollevò in aria a farvi rompere e riflettere i raggi della luce a tutti gli angoli e le faccette smaglianti; fu tutto uno scintillio.

Il carceriere fissandolo, toccandolo, volgendone le brillanti faccette diversamente alla luce, domandava: È scaglia di bicchieri

Ah!... e respirò. Erano con lui nello stesso scompartimento, i giovani collaboratori delle Risorse italiche: tutti mezzi parenti, amici, fautori di Pio Calca. Belle faccette fresche, fiere, dai baffettini nascenti, solo un po' martoriate e immalinconite dal solino enorme e rigido. C'era Evelina, modesta, aggraziata, più che seduta rannicchiata, nel suo posticino, con una positura d'indolenza languida, cascante, che dissimulava la spalla più grossa. Essa teneva sempre una delle sue manine inguantate sopra un ginocchio di Pietro Laner, come affermando, pur nella tenerezza dell'abbandono affettuoso, la sua propriet

Estebano ed Elisenda levavano in su gli occhi e il mento; la nascente lanugine delle guancie d'Estebano toccava la guancia d'Elisenda come l'ermellino ducale tocca il velluto principesco. Gli sguardi dei due giovanetti adagiati erano fissi sulle faccette d'un grosso diamante, che folgorava più d'ogni altra gemma.

E così dicendo cavò dalla cintura un oriolo tempestato di gemme, che mandavano dalle mille faccette certi raggi, i quali somigliavano ai lampi onde brillavano gli occhi di lei, per la collera cui s'era levata.

Una luna falcata le ornava i capelli, pettinati alla foggia di Diana; il collo e i polsi scintillavano lontano per una magnifica collana e per due braccialetti di brillanti; ma gli occhi della marchesa, ombreggiati dall'arco superbo delle ciglia, scintillavano d'una luce più vivida, e l'alabastro delle carni abbacinava gli occhi dei riguardanti, assai più dell'oro e dei brillanti, sebbene questi rifrangessero per tutte le loro faccette e con tutti i bagliori colorati dell'iride, la luce di cento doppieri.

O torrente millenario enormemente gonfio di gemme e di tenebre, che scorri senza fine sotto il grottesco galoppo e il traballar dei fantastici tram, simili a enormi ricci sfavillanti... verso qual mèta vuoi dunque travolgere il mio desiderio? Verso quella stazione che fiammeggia, lontano, mostruoso topazio dalle faccette di fuoco?