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Passava tre ore ogni mattina allo specchio, e la cosa era risaputa da tutti. Si diceva qualche volta di lui: Oh Dio! Come è bello! Se non avesse quei pizzi biondi e quei baffettini, che cosa stupenda! Con quegli occhi azzurri, con quella tinta di cera vergine sul viso, si direbbe una donna, una bellissima donna, russa o svedese.

Egli scherzava fissandola sempre collo sguardo acuto e malizioso, ridendo co' bei denti bianchi luccicanti sotto i baffettini biondi; e anche la ragazza lo guardava estatica, a lungo... arrossendo, impallidendo, tremando, palpitando. Ma ogni giorno essa diventava più florida e più bella, come un fiore levato dall'ombra e messo al sole.

La Signora Maddalena, ancora prosperosa e piacente adesso che toccava la cinquantina, era stata a' suoi tempi un bel pezzo di donnone: a porta Romana la chiamavano il bel granatiere. Maestosa, forte, con un profluvio di capelli nerissimi, lucenti, ondulati, spartiti a ciuffo in mezzo alla fronte, colla peluria dei baffettini che le ombreggiava le labbra rosse e dava risalto ai denti sani, con un'aria smargiassa di me n'impipo, pareva la padrona del mondo. Pure, se le piaceva di mettere in mostra la sue qualit

La Sfinge regale. Ferdinando d'Aragona non era stato in sua gioventù bello brutto. Di carnagione più giallo che bianco; larghe le guance ed angusta la fronte; lungo il naso e breve lo spazio tra il naso e il labbro superiore; ombreggiato questo da due baffettini tagliati corti sulla tumida bocca; tondo il mento e piuttosto prominente; gli occhi grossi e sgusciati, donde aveva un'aria un po' sciocca; queste le note principali del viso, e non tali da offrirvi una immagine di Apollo. Ma la gioventù, quando c'era, attenuava i difetti; una folta capigliatura nera, scendente fin quasi all'arco delle sopracciglia, ne scusava la poca eleganza; e il giovanotto, finalmente, era re. Gli anni, poi, avevano mutato l'aspetto di quel re, non in tutto a suo benefizio, per quanta gravit

Talvolta mamma e figliuolo si fissavano in viso: lei pallida, accigliata; lui, col sorriso impertinente sotto i baffettini tirati in su: pareva che stesse per iscoppiare il fulmine: il signor Daniele tremava, tremava la signorina Cammilla; Temistocle e Gian Maria non battevano palpabra: ma poi la signora Maddalena voltava la testa con una mossaccia dispettosa, e invece di pigliarsela con quello sfacciato, si sfogava contro la Banca Generale in liquidazione e il Credito Provinciale tentennante.

Ah!... e respirò. Erano con lui nello stesso scompartimento, i giovani collaboratori delle Risorse italiche: tutti mezzi parenti, amici, fautori di Pio Calca. Belle faccette fresche, fiere, dai baffettini nascenti, solo un po' martoriate e immalinconite dal solino enorme e rigido. C'era Evelina, modesta, aggraziata, più che seduta rannicchiata, nel suo posticino, con una positura d'indolenza languida, cascante, che dissimulava la spalla più grossa. Essa teneva sempre una delle sue manine inguantate sopra un ginocchio di Pietro Laner, come affermando, pur nella tenerezza dell'abbandono affettuoso, la sua propriet

Così parlando si arricciava i baffettini radi, ammirandosi nello specchio. Il parrucchiere gli si avvicinò con intrinsichezza, e Ho capito, anche lei se ne va con Garibaldi gli sussurrò in un orecchio. Eh! se avessi vent'anni di meno le chiederei l'onore d'accompagnarla: le farei magari da ordinanza! Menico se ne andò indispettito.