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Che' se la voce tua sara` molesta nel primo gusto, vital nodrimento lascera` poi, quando sara` digesta. Questo tuo grido fara` come vento, che le piu` alte cime piu` percuote; e cio` non fa d'onor poco argomento. Pero` ti son mostrate in queste rote, nel monte e ne la valle dolorosa pur l'anime che son di fama note,

Che' se la voce tua sara` molesta nel primo gusto, vital nodrimento lascera` poi, quando sara` digesta. Questo tuo grido fara` come vento, che le piu` alte cime piu` percuote; e cio` non fa d'onor poco argomento. Pero` ti son mostrate in queste rote, nel monte e ne la valle dolorosa pur l'anime che son di fama note,

Beatrice tutta ne l’etterne rote fissa con li occhi stava; e io in lei le luci fissi, di l

I’ m’assettai in su quelle spallacce; volli dir, ma la voce non venne com’ io credetti: ‘Fa che tu m’abbracce’. Ma esso, ch’altra volta mi sovvenne ad altro forse, tosto ch’i’ montai con le braccia m’avvinse e mi sostenne; e disse: «Gerïon, moviti omai: le rote larghe, e lo scender sia poco; pensa la nova soma che tu hai».

quanto per mente e per loco si gira con tant'ordine fe', ch'esser non puote sanza gustar di lui chi cio` rimira. Leva dunque, lettore, a l'alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l'un moto e l'altro si percuote; e li` comincia a vagheggiar ne l'arte di quel maestro che dentro a se' l'ama, tanto che mai da lei l'occhio non parte.

Bastiti, e batti a terra le calcagne; li occhi rivolgi al logoro che gira lo rege etterno con le rote magne». Quale ’l falcon, che prima a’ pié si mira, indi si volge al grido e si protende per lo disio del pasto che l

Bastiti, e batti a terra le calcagne; li occhi rivolgi al logoro che gira lo rege etterno con le rote magne». Quale ’l falcon, che prima a’ pié si mira, indi si volge al grido e si protende per lo disio del pasto che l

quanto per mente e per loco si gira con tant’ ordine , ch’esser non puote sanza gustar di lui chi ciò rimira. Leva dunque, lettore, a l’alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l’un moto e l’altro si percuote; e comincia a vagheggiar ne l’arte di quel maestro che dentro a l’ama, tanto che mai da lei l’occhio non parte.