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Oh ! benedetto te: ripigliò il vecchio: questa è la prima legge! Ma, chi svigna, o sta a covar l'uova, come si dice da noi, appena venga un buffo di traverso, cosa volete che faccia?... Lui, quell'ometto che faceva ballar il mondo sulle dita, non ha voluto saper che una cosa: Avanti! l'ho sentito io, le cento volte, gridare: Avanti, miei Italiani! E noi, avanti! sar

V'ebbero alcuni minuti di silenzio, non interrotto che dal respiro affannoso del medico e dallo strofinìo dei biglietti che il Salati andava rimettendo in ordine, da quell'ometto aggiustato ch'egli era.

Un giorno, in un crocchio di giovanotti dell'Aja, citai questo giudizio di Saint Evremont, e domandai bruscamente: È vero? Sorrisero, si guardarono, uno rispose: Direi...; un altro: Mi pare...; un terzo: Sarebbe...; infine s'accordarono tutti nel dire che era vero. Altre volte raccolsi degl'indizi provanti che le cose corrono oggi tale e quale come ai tempi dello scrittore francese. Si parlava in un crocchio d'un personaggio leggermente ridicolo. "Eppure, disse uno, quell'ometto d'apparenza così posata è un donnaiolo di prima riga." Io domandai colla frase sacramentata: "Turba il riposo delle famiglie?" Si misero tutti a ridere e uno rispose: "Che! Turbare il riposo delle famiglie in Olanda! Sarebbe una delle dodici fatiche di Ercole." "Noi olandesi," mi disse una volta un amico, "non siamo conquistatori, e non possiamo esserlo perchè ci manca la scuola. Non c'è nulla di più falso in Olanda che la famosa definizione: il matrimonio è come una fortezza assediata; chi è fuori vorrebbe esser dentro; chi è dentro vorrebbe esser fuori. Qui chi è dentro ci sta bene e chi è fuori non pensa ad entrare." "La donna olandese," mi disse un altro, "non sposa l'uomo, sposa il matrimonio." Questo che si dice all'Aja, citt

E s'abbandonò bruscamente sulla spalliera del divano sicchè le sue corte gambette si sollevarono da terra. Ma tutti fecero orecchie di mercante, chi con una spallucciata, chi con un moto impercettibile delle sopracciglia. Era entrato in tasca a tutti quell'ometto finalmente con quella sua smania di voler leggere a ogni costo, come se poi la gente non avesse occhi, o non avesse sentito leggere mai.