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Aggiornato: 7 luglio 2025


E la penitenzia lo' come strumento e non per principale affecto, come decto è, non a ogniuno equalmente, ma secondo che sonno apti a portare e secondo la loro possibilitá e stato suo, chi poco e chi assai, secondo che può di questi strumenti di fuore.

Non sarebbe convenevole che principio e capo si facesse solo nella penitenzia o in qualunque acto di fuore corporale, ché giá ti dixi che elle erano operazioni finite. E finite sonno: perché elle sonno facte in tempo finito, e perché alcuna volta si conviene che la creatura le lassi, o che elle gli sieno facte lassare.

Come la penitenzia e gli altri exercizi corporali si debbono prendere per strumento da venire a virtú e non per principale affecto. E del lume de la discrezione in diversi altri modi e operazioni. Questi sonno e' fructi e l'operazioni che Io richieggio da l'anima: la pruova delle virtú al tempo del bisogno.

Ché se solo fusse questo, senza le virtú di sopra contiate, poco sarebbe piacevole a me: anco, spesse volte, se l'anima non facesse la penitenzia sua discretamente, cioè che l'affecto suo fusse principalmente posto nella penitenzia cominciata, impedirebbe la sua perfeczione.

In altro modo, cioè facendo il fondamento sopra la penitenzia, impedirebbe la sua perfeczione, perché non sarebbe facta con lume di cognoscimento di e della mia bontá discretamente. E non pigliarebbe la veritá mia, ma indiscretamente farebbe, non amando quello che Io piú amo e odiando quello che Io piú odio.

Costoro si pascono a la mensa della penitenzia, e sonno buoni e perfecti se ella è fondata in me col lume di discrezione, cioè con vero cognoscimento di loro e di me, e con grande umilitá, tucti conformati ad essere giudici della volontá mia e non di quella degli uomini.

Però sta fermo e stretto destin, a penitenzia d'un tal fallo, che l'uomo in grembo a morte quivi nasca: cosí dal cielo casca l'alma di novo fatta in scuro vallo, dove se stessa oblia cieca ed inferma, giá devoluta in sterco, fango e sperma. Summum erga hominem Dei beneficium. Peccatum originale, quod in Adam fuit personale, in aliis naturale.

La fragile sensualitá e corpo suo non l'accusa, però che egli la tenne come serva col freno della ragione, macerando la carne con la penitenzia, con la vigilia e umile e continua orazione.

Ma questi perfecti l'observano abandonando el mondo con tucte le delizie sue, macerando el corpo con la penitenzia e vigilia, umile e continua orazione. Questi altri che stanno nella caritá comune, non levandosi actualmente, non ne perdono però vita etterna, perché non ne sonno tenuti; ma debbonle possedere, se eglino vogliono le cose del mondo, per lo modo che decto t'ho.

Parola Del Giorno

garzone

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