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L'orribile vuoto della cassa suggerì all'Iscariota le più desolanti considerazioni. Un codice, che, ammettendo l'uguaglianza sociale, impone che ciascuno si spogli volontariamente del fatto suo per darlo ai bisognosi, non rispondeva alle naturali ed intime teorie del nostro demagogo.

Alla fine della calorosa allocuzione, un uragano di applausi insorse dalla folla. I giovani coscritti e le donne gridarono ad una voce: Viva Clara Michel! Viva la selezione! Viva l'uguaglianza morale e civile! No! No! rispondeva una debole minoranza di oppositori: Abbasso la cortigiana! Rispetto alle istituzioni! Viva il matrimonio!

Do la mia parte di paradiso per voi. Siete mia, per dritto di guerra; non vi pensate di sfuggire la taglia. Vi par dura? Avete il torto. Un po' per uno a comandare; questa è l'uguaglianza. Eravamo noi i vassalli, noi i censuarii, soggetti a tributo, noi le mani morte, taglieggiabili a misericordia. Ora tutto è cangiato. Non ci son più signori. Repubblica, mi capite?

Tutta gente che le faceva una corte assidua e chiassosa: tutta gente che si era innamorata di lei, perchè l'innamorarsene era di buon genere, e perchè i «nervi che si ribellavano» promettevano il quieto vivere e l'uguaglianza.

La Repubblica aveva dichiarata l'uguaglianza fra gli Dei, e aperse il Pantheon a tutti indistintamente.

Non diremo qui di che modo il signor Grégoire difenda la causa de' servi contro l'insultante durezza de' padroni. L'uguaglianza degli uomini ed il rispetto che debbono portarsi a vicenda, qualunque sia la condizione che sembri separarli gli uni dagli altri, sono veritá tanto lucide che ci parrebbe di far torto all'Italia ripetendole.

L'uguaglianza di trattamento non impediva ai forzati di avere una grande simpatia per gli inquilini della quinta camerata e di manifestarla tutte le volte che capitava loro l'occasione. Alla mattina e alla sera, per esempio, venti o trenta forzati addetti ai lavori del reclusorio passeggiavano nel cortile sotto le nostre finestre.

Stabilito questo principio, doveva derivarne logicamente l'uguaglianza fra gli uomini, perchè la societ

Il quale è d'oltrepassare gli scopi primieri e buoni, di pigliarne altri via via ulteriori e cattivi: dopo la libertá, l'uguaglianza, que' socialismi e comunismi, che sono barbare idee in barbare parole; dopo il principato costituzionale rappresentativo, la repubblica, e non giá niuna sapientemente equilibrata, ma la democratica e sociale; dopo, ed anzi prima dell'indipendenza, l'unitá.

Gino doveva trovare quest'ultima espressione sul volto di suo padre. L'uguaglianza che un vicendevole affetto ispira così naturalmente nella intimit