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Aggiornato: 24 ottobre 2025
Questo editto, che ci è conservato integralmente, è di un grande interesse per la conoscenza di Giuliano e del suo indirizzo governativo: «L’imperatore Cesare Giuliano Massimo Augusto al popolo degli Alessandrini».
Giacchè se lo stipendio governativo era sufficiente per una famiglia di abitudini modeste, diveniva inadatto a sopperire al treno di casa quale era imposto dall'esempio delle altre famiglie e dalla filosofia della signora Palmira, la quale soleva dire: «Si vive una volta sola e perchè ci dovremo privare di qualche piccolo benessere?» Per soddisfare questo piccolo benessere, il cav.
A noi, che di certo sentivamo italianamente quant'essi e volevamo liberarci con armi nostre suscitando a crociata il paese, pareva utile e giusto che la fratellanza dei popoli ricevesse pure consecrazione sui campi delle prime nostre battaglie e s'accettasse con riconoscenza l'offerta d'una numerosa legione di volontarî francesi, che avrebbe coi primi fatti bastato a cimentar l'alleanza morale tra le due nazioni e a mostrar da lungi come probabile l'ajuto governativo.
Si trova in una continua agitazione»¹⁹¹. ¹⁹¹ Diario ined., a. 1799, pp. 172-73. Se questo era l’ambiente governativo, nobilesco, popolare contro i novatori e contro i Francesi, dei quali facevasi tutt’uno coi detestati Giacobini, facile è presumere quale dovesse esser la poesia politica che lo ritraeva. Uno dei primi componimenti nel genere era un sonetto di Giuseppe da Ponte.
L'appello viene fatto partito per partito. Si comincia dal partito governativo, il quale in caso di dubbia riuscita adopera tre sistemi di guerra che si potrebbero chiamare: il pacifico, il semi-pacifico e il bellicoso. Il primo è semplicissimo; si fa l'appello tanto lentamente che giunge l'ora stabilita per la chiusura prima che gli avversarî che votano dopo abbiano avuto il tempo di votare.
Se l'aula del Senato non crollò per lo fragore delle salve di applausi, del tripudio festoso e delle urla di gioia; se il povero Sennacheribbo non fu dilaniato e soffocato almeno dagli abbracciari, dagli spintoni e dalle strette di mano d'amici e d'ignoti, che volevan vederlo, accarezzarlo, onorarlo; ascrivo la cosa a miracolo. Tutti gli erano addosso, tutti gli si ricordavano. Il Commissario governativo gli fece scuse umilissime, allegando gli ordini dei superiori, le necessit
Se nelle alte sfere della magistratura non mancano dei buoni e dei colti, ciò non toglie che l'organismo giudiziario non sia profondamente guasto, e questo è un sintomo grave poco vi si bada. Un commissario governativo, incaricato di un'ispezione nella provincia di Santa Fè, dice nel suo rapporto che «i posti di Giudice di Pace appartengono a covi di uccelli di rapina che si sono stabiliti in ogni colonia.» (La Prensa, 20 aprile). La Prensa dell'11 aprile riporta questi apprezzamenti del giornale La Verdad di Entre Rios: «Sono note le azioni vergognose compiute da certi magistrati. Tutto han commesso, dalla prevaricazione al furto, fino al sindacato dei giudici con i procuratori, ecc. Tutto ciò ha spinto la nostra giustizia in una discesa obbrobriosa, trascinando nella sua débâcle di corruzione i grandi interessi della societ
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