Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 26 maggio 2025
La seduta del 23 aprile ebbe principio con la nomina del consigliere di Stato Lodovico Giovio a presidente d'essi collegi, dopo del che il presidente novello esortò i collegi a meglio esprimere le loro domande alle potenze alleate, chiedendo loro, esempigrazia, instituzioni liberali e un capo independente, il quale, ignoto a tutti ancora per alcuni istanti, potesse tuttavia fin d'ora accogliere nel suo cuore i nostri voti e ricevere le nostre benedizioni.
Anche un'altra volta figurò, non piú, la rappresentanza elettorale, allorché si recò in deputazione al F. M. Conte di Bellegarde, nel giorno dieci di maggio, giorno successivo al suo ingresso in Milano. Anche un'altra volta eloquentissimamente arringò il presidente Giovio, e pronunziò parole, che a tutt'altro che ad un consigliere di Stato convenivano, il quale tanta influenza aveva avuto nelle operazioni tutte del cessato governo. Il voto generale, che vi manifestiamo (disse egli al F. M.), si è l'indipendenza protetta da savie leggi e da un principe, che tutte accolga le nostre benedizioni. Pervenga questo nostro ardente desiderio agli Augusti Sovrani alleati. Non è egoismo, né orgoglio che domandare ne faccia una esistenza politica alla loro generosit
E Giovio protendendo a lui la mano, Paternamente gli diceva: «Io spero, Io per te spero assai, perocchè umano E magnanimo ferve il tuo pensiero! Invan t'ostini fra dubbiezze, invano Della grazia ric
Ma il Giovio cortigiano e vescovo dopo averci narrato, nella Vita di Lione X, che il Cardinale Bibbiena si distingueva a far perdere il senno ad uomini provetti, e il Papa soleva pigliarsi spasso di loro, li lodava, li regalava, dava loro ad intendere panzane per modo che di sciocchi ch'essi erano gli faceva diventare al tutto pazzi ed insensati, aggiunse: siffatti scherzi erano degni di un principe nobile e gentile.
Sempre onoranza fra i più cari amici Rese al canuto Giovio venerando, E sue parole di virtù motrici Con benevol desio stava ascoltando, E a lui diceva: «Anch'io giorni felici Ho sulla terra assaporati, quando Innamorata ancor la mia pupilla Vedea quel Nume che a' tuoi rai sfavilla».
I detrattori di lui notano come il Giovio racconti il Papa essergli stato cortese di un benefizio perchè lo seppe alieno dalla poesia: «così, avverte il medesimo messer Paolo, mi giovò la ignoranza;» tacciono però quello che aggiunge, ed è questo, che se il Papa lo amava, perchè non faceva professione di poesia, molto poi lo teneva in pregio scrittore di annali elegantissimo.
"Perdonatemi, Amalia, ma la colpa non è mia. Ieri guardai e riguardai nella vostra picciola biblioteca della villa, e non vi scorsi di opere relative al lago di Como che le Lettere del Giovio, e il Viaggio ai tre laghi dell'Amoretti; dunque tenni per fermo che il vostro favorito autore, il dipintor delle belle, il pellegrinante, il romanziere sentimentale, Bertolotti, l'aveste gi
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca