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Aggiornato: 29 giugno 2025
Ma conveniesi a quella pietra scema che guarda 'l ponte, che Fiorenza fesse vittima ne la sua pace postrema. Con queste genti, e con altre con esse, vid'io Fiorenza in si` fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse: con queste genti vid'io glorioso e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio non era ad asta mai posto a ritroso, ne' per division fatto vermiglio>>. Paradiso: Canto XVII
Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che' se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che' due nature mai a fronte a fronte non trasmuto` si` ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte. Insieme si rispuosero a tai norme, che 'l serpente la coda in forca fesse, e il feruto ristrinse insieme l'orme.
Ne le basse casupole sconnesse, Nel rozzo cascinale Ove penètra per le imposte fesse La r
Mostrocci un'ombra da un canto sola Diciendo colui fesse in grembo a Dio Lo cuor che 'n sul Tamigio ancor si cola.
Nullo, pero` che 'l pastor che procede, rugumar puo`, ma non ha l'unghie fesse; per che la gente, che sua guida vede pur a quel ben fedire ond'ella e` ghiotta, di quel si pasce, e piu` oltre non chiede. Ben puoi veder che la mala condotta e` la cagion che 'l mondo ha fatto reo, e non natura che 'n voi sia corrotta.
Tu vuo' saper se con altro servigio, per manco voto, si puo` render tanto che l'anima sicuri di letigio>>. Si` comincio` Beatrice questo canto; e si` com'uom che suo parlar non spezza, continuo` cosi` 'l processo santo: <<Lo maggior don che Dio per sua larghezza fesse creando, e a la sua bontate piu` conformato, e quel ch'e' piu` apprezza,
A caso Serpentin loro era avante, ed impetrò di vestir piastra e maglia, e promesse pigliar questo arrogante. Il popul venne sopra la muraglia; né fanciullo restò, né restò veglio, che non fosse a veder chi fêsse meglio. 67 Con ricca sopravesta e bello arnese Serpentin da la Stella in giostra venne. Al primo scontro in terra si distese: il destrier aver parve a fuggir penne.
71 Ruggiero accettò il regno, e non contese ai preghi loro, e in Bulgheria promesse di ritrovarsi dopo il terzo mese, quando Fortuna altro di lui non fêsse. Leone Augusto che la cosa intese, disse a Ruggier, ch'alla sua fede stesse, che, poi ch'egli de' Bulgari ha il domìno, la pace è tra lor fatta e Costantino: 72 né da partir di Francia s'avr
Ma conveniesi a quella pietra scema che guarda 'l ponte, che Fiorenza fesse vittima ne la sua pace postrema. Con queste genti, e con altre con esse, vid'io Fiorenza in si` fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse: con queste genti vid'io glorioso e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio non era ad asta mai posto a ritroso, ne' per division fatto vermiglio>>. Paradiso: Canto XVII
22 Non perché fosse assai gentile e bella, né perché sapess'io che sì me amassi, né per gran don, né per promesse ch'ella mi fêsse molte, e di continuo instassi, ottener poté mai ch'una fiammella, per darla a lei, del primo amor levassi; ch'a dietro ne traea tutte mie voglie il conoscermi fida la mia moglie.
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