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Aggiornato: 13 maggio 2025
Questi tre principii, come ognuno può immaginare, si detestavano cordialmente; e il loro attrito era scabro e sfavillante come quello dell'acciaio colla pietra. Ciò nullameno, il curato, il sindaco e il farmacista venivano ogni sera ad occupare nella sala del signore tre lati di un tavolo coperto di ricco tappeto.
I Romani odiarono Adriano non perchè non possedesse virtù, al contrario perchè non possedeva vizi; tentarono per fino ammazzarlo, e Mario di Piacenza, impedito ad usare il pugnale contro il Papa, lo volse contro sè e si uccise; i Cardinali lo detestavano, e quando mentre egli orava nella cappella pontificia ruinò la volta fracassando parecchi Svizzeri e lui lasciando illeso, taluno di loro si fece sentir dire alla libera: «oh! quanto era meglio ci restasse schiacciato lui, che quei meschini.» Proprio cotesto Papa nacque a mala luna; a fine di conciliarsi il favore della Germania volle canonizzare un santo tedesco, Pennone di Sassonia; non lo avesse mai fatto!
L'inventore dello zolfino fulminante non lasciò traccie del suo nome, e così al Prometeo del secolo nostro mancò l'apoteosi dei carmi e dei quadri coreografici. L'arcivescovo Gaisruck e il conte Mellerio si detestavano, fautore quest'ultimo delle fraterie, l'altro nemico e oppositore pertinace.
La contessa Samayloff era la lionne di Milano. Una sera, al teatro Re, ella recitò con molto garbo una parte principalissima nel dramma francese Le prime armi di Richelieu. La rappresentazione aveva scopo benefico, e il canonico Ambrosoli sedeva nell'atrio del teatro a sorvegliare il bacile. Le dame, per invidia, detestavano la contessa; i poveri ne dicevano il maggior bene. La moglie del vicerè Rainieri, dal suo palchetto alla Scala, dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda. Uno dei lions più avidamente occhieggiati dalla arciduchessa, si compiaceva di imbarazzarla colle sue pose stranissime e non affatto decenti. Produsse gran sensazione un incendio avvenuto a Corsico, che divorò buona parte del paese. Un fallimento dava materia a discorrere per parecchi anni, e la famiglia di un fallito vestiva a lutto o spariva dal consorzio cittadino. In fatto di equipaggi, non era permesso il tiro a sei che a S.A.I.R. il Vicerè, ed a Sua Eminenza monsignor l'Arcivescovo. Il vicolo delle Ore e il sottopassaggio che dall'interno del Duomo metteva all'Arcivescovado erano i punti prescielti pei convegni amorosi. Verso le estremit
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