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Aggiornato: 19 luglio 2025


Le scene ch'io sto per descrivere sono di un genere ben diverso dalle precedenti; mi è quindi forza mutar stile e colori, e darmi l'aria di scrittor serio.

Cresce in Italia una specie di zucca, detta cocomero, che al di fuori è verde, e, tagliato, mostra una polpa purpurea, e intorno una zona bianca: i colori italiani.

Il giorno dopo ritornai in casa di Raimondo. Vi andavo con animo commosso, ma pur deciso a farmi forza, a parlargli la voce confortevole dell'amicizia, e dove fosse stato necessario, la voce del rimprovero. Egli era giovine, dovea esser forte era padre, doveva almeno vivere. Gli avrei parlato francamente; avrei affrontato il suo dolore, gliene avrei rinnovato a vivi colori l'immagine, ricordandogli la sua felicit

Traverso in sogno la fabbrica di porcellana con le pazze calorie equatoriali. Valico montagne di burro e mi sveglio a Roma nell'oro ricco, rovente, dorato di un sole pacifista di burro sontuoso. Nella folla scorgo il poeta Mario Carli, capitano degli arditi ferito, ora direttore di Roma Futurista. Ecco Balla, veloce, paglietta con nastro a colori dinamici, cravatta di celluloide tricolore.

Ma quando non si ha la testa , impossibile di capire una sola parola: ella vide soltanto che in quella pagina l'argomento si aggirava sugli ombrelli da acqua. La bambina posò il libro e si mise a guardar quelli che passavano dalla strada. Ce ne erano di tutti i colori e di tutte le forme.

Il Rebaldi, gliene diceva contro di tutti i colori, rimproverando al Vharè di vivere alle spalle delle amanti, di far debiti e di non pagarli.

Ho fatto come lei ha voluto. Detti. GIOVANNI dalla comune. GIOVANNI alla signora Lablanche. Le domando scusa se mi son fatto aspettare. Lei ha un conto per me? Ho firmato adesso la ricevuta. Ah. Va bene. Buon viaggio, signora. A rivederla. Via la signora Lablanche. GIOVANNI a Giulia. Ieri mi avevi domandato ottanta lire per comprare dei colori.

Un tumulto di memorie, di pensieri, di sentimenti mi sopraffece. La via Emilia immensa e vuota mi si allungava davanti: non un rumore passava nella sera, non una forma saliva dai campi. Il cielo plumbeo sembrava aver perduto persino il ricordo degli astri, sulla terra bruna erano cessati tutti i colori ed i moti della vita. Una inerzia crepuscolare copriva la natura arrestandone l'infinita instancabile variet

Colpa sua, questa volta, e non più della marchesa Baldovini: una domenica, essendo andato in villa, presso Reggio, con certi avvocatuzzi e mediconzoli (professionacce, come vedete!) aveva salutato sul finir d'un banchetto i tre colori d'Italia. Quello era lo scandaloso episodio, a cui alludeva nella sua lettera il direttore di polizia. Il brindisi, ispirato da un mazzo di fiori che sorgeva in mezzo alla tavola, includeva i soliti voti di distruzione dell'ordine stabilito. I diritti degli Este e dei Cibo, passati per il matrimonio di Maria Beatrice nella augusta casa di Lorena, erano audacemente negati; la felicit

A mano a mano che si veniva chiamati, si andava vicino al cancello a ricevere la «biancheria». Per asciugarci la faccia e tutto il corpo, ci avevano dato una pezzuola di canape ruvidissima, a rigoni spaventevoli, a listoni alternati, che andavano dal bigio al cioccolato due colori che porto nella testa con orrore.

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