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e <<Se tanto labore in bene assommi>>, disse, <<perche' la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi?>>. Or son io d'una parte e d'altra preso: l'una mi fa tacer, l'altra scongiura ch'io dica; ond'io sospiro, e sono inteso dal mio maestro, e <<Non aver paura>>, mi dice, <<di parlar; ma parla e digli quel ch'e' dimanda con cotanta cura>>.

E quel che mi convien ritrar testeso, non portò voce mai, scrisse incostro, fu per fantasia gi

Io pur sorrisi come l’uom ch’ammicca; per che l’ombra si tacque, e riguardommi ne li occhi ove ’l sembiante più si ficca; e «Se tanto labore in bene assommi», disse, «perché la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi?». Or son io d’una parte e d’altra preso: l’una mi fa tacer, l’altra scongiura ch’io dica; ond’ io sospiro, e sono inteso

E quel che mi convien ritrar testeso, non porto` voce mai, ne' scrisse incostro, ne' fu per fantasia gia` mai compreso; ch'io vidi e anche udi' parlar lo rostro, e sonar ne la voce e <<io>> e <<mio>>, quand'era nel concetto e 'noi' e 'nostro'. E comincio`: <<Per esser giusto e pio son io qui essaltato a quella gloria che non si lascia vincere a disio;

e <<Se tanto labore in bene assommi>>, disse, <<perche' la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi?>>. Or son io d'una parte e d'altra preso: l'una mi fa tacer, l'altra scongiura ch'io dica; ond'io sospiro, e sono inteso dal mio maestro, e <<Non aver paura>>, mi dice, <<di parlar; ma parla e digli quel ch'e' dimanda con cotanta cura>>.

E quel che mi convien ritrar testeso, non porto` voce mai, ne' scrisse incostro, ne' fu per fantasia gia` mai compreso; ch'io vidi e anche udi' parlar lo rostro, e sonar ne la voce e <<io>> e <<mio>>, quand'era nel concetto e 'noi' e 'nostro'. E comincio`: <<Per esser giusto e pio son io qui essaltato a quella gloria che non si lascia vincere a disio;

E quel che mi convien ritrar testeso, non portò voce mai, scrisse incostro, fu per fantasia gi

Io pur sorrisi come l’uom ch’ammicca; per che l’ombra si tacque, e riguardommi ne li occhi ove ’l sembiante più si ficca; e «Se tanto labore in bene assommi», disse, «perché la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi?». Or son io d’una parte e d’altra preso: l’una mi fa tacer, l’altra scongiura ch’io dica; ond’ io sospiro, e sono inteso