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La scultura non ha progredito, a causa della ristrettezza del campo assegnatole dal concetto accademico del nudo. Un'arte che ha bisogno di spogliare interamente un uomo o una donna per cominciare la sua funzione emotiva è un'arte morta! La pittura s'è rinsanguata, approfondita e allargata mediante il paesaggio e l'ambiente fatti simultaneamente agire sulla figura umana o su gli oggetti, giungendo alla nostra futurista COMPENETRAZIONE DEI PIANI. (Manifesto tecnico della Pittura futurista; 11 Aprile 1910). Così la scultura trover

La fisionomia delle donne velate di nero che circondavanla, la ristrettezza della cella, il suono dell'organo, le voci femminili ed acute delle monache producevano nella sua mente una di quelle confusioni che ella non poteva e non sapeva spiegare, ma che pur troppo dovevano rendere più intensa quella passeggera aberrazione mentale che il discorso di padre Gonsalvo nell'osteria dei Tre Mori in un momento di eccitazione ed il colloquio col suo amante avevano fatta improvvisamente nascere.

Infatti, vediamo. Ecco un sottoprefetto a quattromila lire, che non ha nulla di suo, rincalzi alla paga per ispese di rappresentanza, e che tuttavia si fa lecito di avere dei mercoledì! Capisco che non ci si mangia, alle sue veglie, e ci si beve al più al più, qualche bicchier d'acqua inzuccherata; ma infine, i lumi ci vogliono, e il pianoforte richiede ogni settimana l'accordatore. Notate anche la cortesia del ministro, che ascolta le lagnanze del sottoprefetto intorno alla ristrettezza del quartierino e si dispone a concedergli l'uso di tutto il secondo piano, relegando gli uffici della sottoprefettura al primo, donde il ricevitore del registro dovr

Nel primo il calcolo personale vegliava sempre, e una equazione involontaria del proprio interesse con ogni avvenimento o disegno si formava in tutti i giudizi; nel secondo il calcolo personale non sorpassava mai lo stipendio e non si destava che a qualche maggiore ristrettezza economica, mentre il suo pensiero si alzava sulle osservazioni per ordinarle in serie e formarne un codice.

C'è del buono, lo ripeto, in questa esposizione italiana, e pare anche meglio quando si è data una corsa in altre sezioni industriali; che non tutte possono avvicinarsi per merito alla Francia, all'Inghilterra, al Giappone, al Belgio, all'Austria-Ungheria, alla Cina. Nuovi in tante arti e mestieri, o scaduti per colpa non nostra dall'antico primato, non possiamo far miracoli in tutto, e a questi lumi di luna. Si aggiunga, per molti industriali italiani, la poca voglia che avevano di mandare i saggi delle loro manifatture in paese lontano; si badi alla ristrettezza del luogo assegnato all'Italia; non si dimentichi la sonnolenza proverbiale di chi avrebbe dovuto e potuto dare a tanti oggetti una migliore collocazione, e si converr