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Così S. Antonino, Navarrus, Concina, Pontius, Bonacina, Paludanus, Caietano, Sylvius, Billuart, Dens, ecc. Se poi vi fosse una causa ragionevole che giustificasse la richiesta del debito coniugale, per esempio, una grave tentazione, o per sfuggire alla incontinenza, non vi sarebbe alcun peccato. Così Navarrus, Paludanus, la scuola di Salamanca, S. Liguori.

II. Molti altri ritengono che l'atto coniugale, esercitato per esercitare la incontinenza, è peccato veniale, imperocchè dicono: 1. Un atto che non si riferisca ad uno scopo legittimo è peccaminoso: lo scopo dell'atto coniugale è la procreazione della prole: dunque se cotesto atto si compie per uno scopo diverso, per esempio, per evitare la incontinenza, diventa un atto cattivo.

La polluzione che chiamasi anche incontinenza secreta, o mollezza , è l'emissione del seme umano, all'infuori d'ogni accoppiamento carnale.

§ II. Dell'atto coniugale compiuto per evitare l'incontinenza. Si domanda se sia peccato e quale peccato il chiedere il debito coniugale pel solo motivo di evitare la incontinenza.

3. La incontinenza sarebbe certamente un grave peccato ma non è perciò lecito di assecondare per un altro verso la passione della libidine. Meglio si comprender

Cristo ha lasciato nei precetti suoi: non far altrui quel che patir non vuoi. 83 La incontinenza è quanto mal si puote imputar lor, non gi

A coteste ragioni così rispondono i sostenitori dell'opinione contraria: 1. Che S. Paolo non nega punto, che lo scopo proprio del matrimonio sia la procreazione della prole; tutt'altro; ei dice anzi che il matrimonio la suppone: le sue parole perciò devono essere prese nel senso che si può evitare di cadere nella incontinenza anche usando il matrimonio come mezzo di procreazione della prole.

Dogliomi non abbia avuto piú riguardo all'onor tuo; mi rallegro che, inscusabile in rendendosi la tua incontinenza, il pregiudicio, che hai fatto a me e a te stessa, sia stato per uomo di tanta qualitá, la cui riputazione e bellezza sarebbono state bastevoli a far arder altra persona di una fanciulla inesperta.

Assecondare i movimenti della libidine, senza una causa che sufficentemente scusi, è almeno un peccato veniale: quegli il quale usa unicamente del matrimonio per evitare la incontinenza, asseconda i movimenti della libidine ha una causa che sufficientemente lo scusi, imperocchè vi sono altri mezzi per calmare gli stimoli della carne, cioè, la elevazione della mente a Dio, le orazioni, i digiuni, e le altre opere di cristiana mortificazione.

Ora, l'atto coniugale è in stesso onesto: il calmare la concupiscenza per evitare la incontinenza, è uno scopo pure onesto dunque, ecc. Così S. Antonino ed Aludanus, Soto, Silvestro, S. Liguori, l. 6, n. 882, e molti altri citati da S. Liguori e da Sanchez l. 9, disp. 9, num. 3.