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«Frattanto, io volevo conoscere. Conoscendo sempre più, volevo ricostrurre un sistema, una spiegazione adeguata dell'universo, almeno almeno della vita umana, come buon principio ad intendere il resto. I miei vecchi distruttori non mi bastavano più; scelsi via via i più recenti interpetri dei miti antichissimi, i più dotti di storia e di filologia comparata, i più felici ricostruttori delle lingue perdute. Costoro mi distrussero senza fatica il gran mito astronomico, riconoscendone un altro più vecchio, il mito naturale. Andai più oltre, e ne trovai di più sottili, che al mito naturale ne facevano precedere un altro, nel culto del morto che non deve morire del tutto: donde nei due fatti umani, dell'amor della vita nel morente e dell'amore del morto nei superstiti, si vedeva compiuto il mistero della religione primitiva. Ma questa, che ci mostra l'umanit

⁵⁴ Vedi in questo vol. la lettera di lui. Da poco nell’antica torre di S. Ninfa, dallo Osservatorio Astronomico si leva gigante alla contemplazione del cielo l’ab. Piazzi, che presto dar

La carta annessa può dare un'idea approssimata del modo con cui sono distribuite le macchie principali di Marte e la loro disposizione rispetto ai poli ed all'equatore del pianeta. Essa è divisa in due emisferi al modo dei mappamondi ordinari, in maniera però da collocare in alto il polo australe ed in basso il polo boreale; ciò per render più facile la comparazione con quello che si vede nel telescopio astronomico. In questo, infatti, che rovescia le immagini degli oggetti, suole il polo nord apparire nelle parti inferiori del disco, e il polo sud nelle parti superiori . La figura è di carattere schematico, come accade nelle nostre carte geografiche; essa non ha per iscopo di dare una pitturaimitante l'aspetto del pianeta come se si volesse farne un ritratto, ma serve soltanto a facilitarne l'esposizione descrittiva. Astraendo dalle regioni polari, le quali sono sempre o quasi sempre occupate dal bianco polare, si vede subito che le aree più o meno ombreggiate, dette mari, occupano forse un terzo della superficie intiera di Marte, e sono divise in due parti o gruppi molto disuguali. In basso abbiamo il Mar Boreo, che circonda quasi da ogni parte il polo nord, e da una parte si avvicina all'equatore fin quasi al parallelo 40°. In alto abbiamo il Mare Australeche è molto più vasto e spinge entro le aree continentali una gran quantit