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Era un cerchietto di argento grossamente lavorato, che portava nel castone una pietra nera e lucida, sulla quale erano incisi alcuni segni d'una lingua ignota per lui. Che cos'era? arabo? ebraico? copto o caldeo? Per Ariberti, nuovo alle scritture orientali, poteva anche esser sanscrito, o cinese.

Queste deposizioni potevano essere migliori e più esatte? Non potevano. Talora i testimonî che si presentavano all'udienza non erano quelli indicati dall'accusato; e quando un ignorante contadino di Monreale protesta contro l'equivoco col suo dialetto siculo, il Tribunale che comprende come se parlasse in sanscrito, sorride e condanna alla turca. In appresso si dir

Quella fanciulla che con uno sguardo accendeva nel mio cuore una fiamma celeste, che esaltava il mio spirito con ispirazioni sublimi, che mi parlava con l'arcano linguaggio degli occhi, sentiva essa all'unisono colla mia anima, riceveva essa da me le stesse impressioni?... O m'ingannavo nel tradurre il sanscrito del cuore e i geroglifici della passione?... Tale sospetto mi gettava nello sgomento, e mutava i rosei sogni della mia fantasia negli abissi della più cupa disperazione.

Se non che, di alcune discipline recentissime, per esempio glottologia, sanscrito, lingue neo-latine, scarseggiavano o mancavano cultori. Ed anche per le discipline piú coltivate, il numero degli studiosi era insufficiente, anche perché le Universit

Il popolo, naturalmente, parlando di quello ch'ella sa, faceva le frangie: diceva del greco, dell'arabo, del sanscrito, dell'astronomia, della matematica. Ma è vero che discorreva argutamente di cose lontanissime da ogni consuetudine di studi femminili, e non con quel parlar vago e spicciativo che è proprio di chi non sa altro che titoli e nomi.

Così divenne in ispirito, volta per volta e sempre su precise basi tecniche, industriale, ingegnere, farmacista, meccanico, armatore di navi, matematico, professore di belle arti. Fu un sibarita del conoscimento. Studiò ed ebbe familiari, oltre al greco, al latino ed alle lingue moderne, l’arabo, il giapponese, il sanscrito. D’ogni lingua citava e sapeva a memoria i poeti.