infurïar

Aggiornato: 3 maggio 2025

Ora, o Ignota, pregando io vo che il sozzo urlo de la plebea folla loquace s’acqueti intorno al tuo bel corpo mozzo; ora che dormi finalmente in pace, e il cieco infurïar della tormenta che turbinando ti travolse, tace; .... e perchè più non gema e più non menta le divoranti fiamme arser l’impura bocca

Ada Negri - Dal profondo

Ma or che forte e secura e di te stessa Donna, per propria via, splendida incedi, Tanta virtù non m'è dal ciel concessa, Ch'io taccia ancor de lo straniero a' piedi; Di lui, che, d'ogni error l'anima ossessa, Contro il suo petto infurïar tu vedi, E dal reo brago, ove ognor più s'ingora, Giudicar osa e minacciar tuttora!

Mario Rapisardi - Lucifero