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Aggiornato: 8 maggio 2025
PEDANTE. O mi Deus, ha rotta una spalla a Prisciano. Dic, quaeso, diceremus bene: «la capo»? «La» est articulus foeminini generis, «capo», mascolini; discordat in genere; bisogna dire: o «lo capo» o «la capa». GIACOCO. Giá chisso sbaría; manche se fosse no piccirillo della zizza, parla allo sproposito. PEDANTE. Io non parlo allo sproposito, se de miei detti ne farai congrua collazione.
Le disgrazie alpine, non vanno considerate sui generis ed imputate a temerit
Luigia e Lorenzo venivano dietro in un'altra vettura, tutti e due storpiando un toscano sui generis col castaldo, che li guardava sbalordito e in soggezione.
E di questa prefazione è notevole la chiusa: «Questo libro vorrebbe essere, per ciò che rispecchia, un libro sui generis: il libro cioè che il poeta, passato per molte lotte, arrivato a un dato punto della via, quando il crepuscolo si avanza, vorrebbe trovare vicino a sè nell'ora dell'andarsene, e lasciare di sè e dell'opera propria quando il resto andasse perduto come il più sereno dei ricordi, al figliuolo, come lui nato ad amare, come lui nato a lottare.
Per Ariberti non era il caso; ma è certo cionondimeno che egli non apparteneva nè all'inferno, nè al paradiso, nè al purgatorio parlamentare, cioè a dire alla sinistra, alla destra ed al centro. Andava diventando un deputato sui generis e non al tutto per colpa sua. Che volete? si diceva di lui. È un originale, un cervello bislacco. Ingegno, sì, e molto; ma una superbia... una superbia!
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